Eugenio Fascetti, allenatore della Lazio “dei -9”, ha parlato in radio questa mattina ricordando quell’impresa.
Allenatore della Lazio tra i più amati di sempre. In panchina tra l’86 e l’88, fu artefice, in due annate, del miracolo “dei -9” e dell’ultima promozione in serie A. Eugenio Fascetti questa mattina, nell’anniversario del gol di Fiorini, è intervenuto a Elle Radio per ricordare quei momenti cruciali della storia biancoceleste.
“Non ci accorgemmo subito dell’importanza di quello che avevamo fatto. Ci è voluto un po’ di tempo. Se ancora oggi quella squadra gode di un tale alone di simpatia straordinario tra i tifosi, vuol dire che abbiamo realizzato qualcosa di veramente speciale”
Nel corso della chiacchierata, poi, non è mancato un pensiero sulla Lazio di oggi e su Inzaghi.
“Inzaghi sta crescendo bene come tecnico. Per fare il salto di qualità però ha bisogno di giocatori veri che facciano la differenza. Con questo organico difficile fare molto di più. A volte la sua Lazio ha avuto momenti di sbandamento: in pochi minuti si sono compromesse partite giocate anche molto bene. È accaduto l’anno scorso con il Salisburgo e l’Inter. E anche quest’anno contro Spal, Sassuolo e Chievo. Potrebbe essere una carenza di personalità. Forse alcuni giocatori con determinate caratteristiche mentali potrebbero correggerlo”.
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