Il 14 maggio del 2000, dopo un’attesa infinita, la Lazio vinceva il secondo scudetto della sua storia.
“Sono le diciotto e quattro minuti del quattordici maggio del duemila, la Lazio è Campione d’Italia!“. La voce di Riccardo Cucchi diciannove anni fa annunciava in radio con queste parole la vittoria dello scudetto degli uomini guidati da Sven Goran Ericsson.
Dopo aver rimontato 8 punti in classifica nelle ultime giornate alla Juventus, i biancocelesti hanno dovuto aspettare quasi tre quarti d’ora oltre il 90° per poter festeggiare. La partita dei bianconeri sospesa per pioggia ha lasciato fino all’ultimo tutto in sospesto. In pieno stile Lazio. Una sofferenza indescrivibile interrotta dal boato alla notizia del gol di Calori per il Perugia. E poi la tensione nel reprimere la gioia, perché la beffa poteva essere dietro l’angolo. Fino a che Collina non fischiò la fine nel pantano del Renato Curi. A ventisei anni di distanza dal primo scudetto conquistato dalla banda Maestrelli, la Lazio era tornata a trionfare.
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