Biografia
Giuseppe Signori nasce ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, il 17 febbraio 1968. Approda in Serie A grazie al Foggia di Zdenek Zeman. Nel 1992 passa alla Lazio, dove rimane per 5 stagioni e mezza, segnando 127 gol in 195 presenze in tutte le competizioni.
È il secondo miglior marcatore biancoceleste del dopo guerra, il terzo di sempre dietro Piola e Immobile.
Nei primi due anni a Roma vince per due volte di fila il titolo di capocannoniere sotto la gestione di Dino Zoff. I tifosi lo soprannominano “Beppe gol”. Le sue prestazioni contribuiscono a riavvicinare molte persone, che lo vedevano come idolo, ai colori biancocelesti. E con lui la Lazio torna nel ’93 ad affacciarsi sul panorama internazionale dopo 15 anni, ottenendo la qualificazione alla Coppa Uefa. Nel ’94, ritrovato Zeman in panchina, viene impiegato dal boemo come esterno offensivo nel 4-3-3. Divenuto bandiera della squadra di quel periodo, indossa anche la fascia da Capitano tra il ’94 e il ’97.
Nel ’95 la notizia del presidente Cragnotti in parola con il Parma per la sua cessione scatena una furiosa protesta sotto la sede sociale che, di fatto, impone il blocco di ogni trattativa.
Con la Nazionale italiana segna 7 reti in 28 presenze e partecipa alla spedizione di Usa’94. In quel periodo è protagonista di una polemica riguardo il suo impiego in azzurro sotto la gestione di Arrigo Sacchi, reo, secondo molti, di schierarlo in un ruolo poco consono alle sue caratteristiche. Un diverbio tra i due prima della semifinale contro la Bulgaria costa a Signori il possibile impiego anche nella finale, poi persa contro il Brasile.
Nella stagione ’95-’96 vince per la terza volta il titolo di cannoniere della Serie A, unico nella storia laziale a riuscirci. Nel dicembre del ’97 passa alla Sampdoria, anche quella volta non senza malumori della piazza. Poi va al Bologna, fino al 2004, prima di trasferirsi all’Iraklis, in Grecia e chiudere la carriera nel 2006 al Sopron, in Ungheria.
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Carriera & Palmares
Nazionalità: Italiana
Data di nascita: 17 febbraio 1968
Carriera
Giovanili | |
1980-1983 | Inter |
1983-1984 | Leffe |
Club | |
1984-1986 | Leffe |
1986-1987 | Piacenza |
1987-1988 | Trento |
1988-1989 | Piacenza |
1989-1992 | Foggia |
1992-1997 | Lazio |
1997-1998 | Sampdoria |
1998-2004 | Bologna |
2004-2005 | Iraklis |
2005-2006 | Sopron |
Nazionale | |
1992-1995 | Italia |
Statistiche
Club | ||
Squadra | Presenze | Reti |
Leffe | 38 | 8 |
Piacenza | 46 | 6 |
Foggia | 100 | 37 |
Lazio | 152 | 107 |
Sampdoria | 17 | 3 |
Bologna | 143 | 67 |
Iraklis | 5 | 1 |
Sopron | 10 | 3 |
Nazionale | ||
Italia | 28 | 7 |
Bacheca dei trofei
Club | |
Campionato Interregionale | Leffe: 1984-1985 |
Campionato italiano Serie C1 | Piacenza: 1986-1987 |
Campionato italiano di Serie B | Foggia: 1990-1991 |
Coppa Intertoto UEFA | Bologna: 1998 |
Individuale | |
Capocannoniere della Serie A (3) | 1992-1993 (26 gol) 1993-1994 (23 gol) 1995-1996 (24 gol) |
Capocannoniere della Coppa Italia (2) | 1992-1993 (6 gol) 1997-1998 (6 gol) |
Guerin d'oro | 1993 |
Premio Nazionale Carriera Esemplare "Gaetano Scirea" | 2004 |
E’ stato , in assoluto , tra i piu’ grandi ed indimenticabili Campioni della Lazio non avremmo dovuto accettare , e come abbiamo fatto una volta con una rivolta di piazza , il suo addio…….V’è stata una strana ed incomprensibile ingratitudine tecnica da parte della Societa’……..ed Erickson ha qualcosa sulla coscienza ……e tra quei 67 gol che Beppe ha fatto con la maglia del Bologna ven’è stato qualcuno che , giustamente , ci ha punito……..
François
Immenso
Sono del ‘74, Beppe è stato il mio idolo. Quella Lazio di Zeman era spettacolare, ed era sempre un piacere andarla a vedere in Nord. Non sono un tipo da Amarcord, caratterialmente tendo sempre a guardare avanti o al presente, ma Beppe (assieme a Veron) é uno di quei calciatori per cui faccio un’eccezione e provo nostalgia.
Noi tifosi non conosciamo mai bene un giocatore sotto il profilo umano e personale. Né si può giudicare la vita privata di nessuno tantomeno di un artista o di un campione come Beppe. Tutti però lo abbiamo fatto. Nei confronti di Diego Armando ed in casa nostra prima di Beppe abbiamo pensato a cosa fu la vita privata per esempio di Bruno Giordano. Fra l’altro gli errori di Bruno Gol e dei suoi colleghi costarono cari alla Lazio. Quelli che forse ha commesso (o forse no grazie all’assoluzione) di Beppe non ci sono a noi costati nulla. Ma a lui tanto. Io ho sempre avuto un’adorazione per lui. Davvero il giocatore che – da quando seguo la Lazio (sono del ’68) – mi dava più soddisfazioni anche per la sua continuità. Ed ho sofferto per me e per lui quando alla fine se ne andò. Per primo perché non si godette lo scudetto ed oggi questo titolo non lo può annoverare nella sua bacheca. Ma lo avrebbe meritato più di tutti. Persino più di Nesta ed altri idoli che lo seguirono. Mi manca ancora Beppe Goal. E nell’ultima partita d’amore che ho vissuto guardandolo non riuscivo a non godere quando a Bologna ci segnò contro una doppietta che avrebbe potuto farcelo perdere quello scudetto. Vincemmo poi 3 a 2 ma appunto i gol che segnava con il Bologna pensavo sempre che avrebbero potuto aumentare i 107 che restano nella ns. bacheca. Oggi Immobile vola verso Piola. Ma Beppe Gol doveva restare. Così è la vita. Semmai leggerai queste mie parole Beppe (un giorno mangiai anche nel tuo locale a Bologna) ricorda che qui a Roma c’è chi ancora ti stima dal profondo. Buona vita. Massimiliano Montenz
Tifo SS Lazio da quando ero… un bambino grazie a lui, Beppe Signori! Anche per i colori e stile di gioco, spumeggiante… Prima (e Unica) Squadra della Capitale!
Mi sembra un eternità che Beppe non giochi più, grande goleador forse poco osannato rispetto ad altri attaccanti,onore e gloria per Beppe persona perbene
non avendo vissuto l’era di Chinaglia i miei idoli in assoluto sono stati Bruno Giordano e Beppe Signori. Ancora oggi, nonostante tanti campioni che ha avuto la Lazio, rimangono i cannonieri che hanno rappresentato il simbolo della lazialità.
È stato un giocatore straordinario. Quando prendeva palla era imprendibile per i difensori, tirava in porta con velocità impressionante e non dava tempo ai portieri di intervenire. Un attaccante meraviglioso. Ogni volta che andavo allo stadio a vedere la mia Lazio era uno spettacolo.
Essendo del 69 non ho potuto vedere Chinaglia. Ma aver vissuto il periodo di Signori,visto dalla Nord in basso al vetro a dx,mi sono innamorato ad ogni gol sempre di più. Grazie ancora.