
Biografia
Per non lasciarlo andare via, 4000 tifosi laziali scesero in piazza. Una specie di rivoluzione d’amore. L’obiettivo: impedire che Beppe Signori fosse ceduto al Parma.
Era il giugno del 1995, per la prima volta la rivolta di un popolo blocca un affare di calciomercato. “Signori non si tocca”, urlavano. Perché il ragazzo arrivato dal Foggia era diventato il simbolo della Lazio. Un gol dopo l’altro, una prodezza dopo l’altra. Se i bambini sceglievano di tifare biancoceleste, era per per Beppe-gol. L’idolo di tutti, col ciuffo biondo e il sinistro implacabile. “Segna sempre lui”, cantavano i tifosi allo stadio. Gascoigne e Signori furono i primi acquisti di Sergio Cragnotti, l’inizio di una scalata che avrebbe portato la Lazio in cima al mondo. Signori era stato uno dei protagonisti di Zemanlandia, a Foggia, e poi incantò Roma con gol meravigliosi, decisivi per riportare i biancocelesti in Europa. Alla Lazio dal’estate ’92 al gennaio ’97, vinse tre volte la classifica cannonieri, record tuttora imbattuto nella storia del nostro club. Solo Piola è davanti a lui nella classifica cannonieri all time della Lazio: 107 gol in Serie A. Segnava sempre lui, si chiamava Beppe Signori.
Gallery Giuseppe Signori
Tutto su Giuseppe Signori
Carriera & Palmares


2 Comments