Lazio, il nostro Michele Tossani ci spiega i benefici generati dall’idea adottata da Inzaghi
La travolgente vittoria della Lazio contro il Parma non ha soltanto rilanciato ulteriormente le ambizioni Champions dei biancocelesti, ma anche dato conferma del buon momento che sta attraversando la compagine allenata da Simone Inzaghi.
Una Lazio che non brillava
Eppure, questo campionato non era cominciato sotto i migliori auspici. I risultati erano stati altalenanti (quattro vittorie e tre sconfitte nelle prime 7 partite di campionato). Soprattutto, i biancocelesti avevano confermato il trend dello scorso hanno che li vedeva in difficoltà negli scontri diretti (dopo 10 giornate la squadra di Inzaghi aveva già perso contro Napoli, Juventus, Roma e Inter).
A venir meno era stato soprattutto il reparto avanzato, complice l’avvio difficoltoso di elementi come Luis Alberto e Milinkovic-Savic, la cui incidenza a livello offensivo (in termini di Expected Goals, gol realizzati e assist) aveva notevolmente contribuito al brillante campionato effettuato dalla Lazio la scorsa stagione.
Ecco l’idea: spazio ai Fab Four
Le cose sono migliorate quando Inzaghi ha inserito Correa nell’undici titolare al fianco dello spagnolo, del serbo e di Immobile. Quando la Lazio si è schierata con il trequartista argentino, Luis Alberto, Milinkovic-Savic e uno fra Immobile e Caicedo, è parso evidente il cambio di marcia registrato dalla squadra.
Utilizzati contemporaneamente contro Cagliari, Bologna e Torino sul finire del 2018 (un trittico durante il quale i laziali hanno ottenuto 7 punti), per poi tornare insieme dal primo minuto due settimane dopo con la Juventus (sconfitta 2-1 ma ottima prestazione globale dell’undici biancoceleste), i Fab Four sono stati schierati sia nel derby vinto 3-0 (con Immobile che è entrato in campo dopo appena 25 minuti in sostituzione dell’infortunato Caicedo) che nelle ultime due partite contro la Fiorentina (1-1 dopo una prima metà nettamente dominata) e, appunto, col Parma.
Con Luis Alberto e Milinkovic-Savic schierati come interni di centrocampo e Correa a ridosso di Caicedo o Immobile, Inzaghi non ha cambiato il sistema di gioco, che resta il 3-5-1-1, ma l’approccio tattico della squadra.
I benefici di questa soluzione tattica a livello offensivo…
La fase offensiva rimane quella di una squadra che non predilige il possesso quanto invece la ricerca della verticalità. Questa tendenza della squadra di Inzaghi è stata accentuata dalla presenza dei quattro giocatori offensivi in questione.
In particolare, l’utilizzo di Luis Alberto e Milinkovic-Savic da mezzali ha dotato i biancocelesti di due interni portati ad attaccare di più rispetto a quando Inzaghi schierava un uomo più di equilibrio come Parolo.

In pratica, con gli esterni a dare ampiezza, a coprire i tre difensori centrali in fase di possesso resta il solo Leiva, mentre Luis Alberto e Milinkovic-Savic accompagnano appunto l’azione offensiva. Di conseguenza, la Lazio riesce ad occupare con più uomini e più qualità la trequarti e l’area di rigore avversaria.
Luis Alberto created more chances (7) than any other player in Europe’s top five leagues this weekend.
Bagged himself an assist and two goals to go with that too. ?️⚽️ pic.twitter.com/PzazaQW3MD
— Squawka Football (@Squawka) 18 marzo 2019
Se confrontiamo poi i dati relativi alle ultime tre partite e li confrontiamo con quelli dei tre incontri precedenti (cioè le ultime tre uscite senza i Fab Four in campo) vediamo come La Lazio abbia segnato di più (otto reti contro tre) e prodotto di più in termini di Expected Goals (1.64 contro 1.27).

La maggior qualità che la squadra può utilizzare, quando Inzaghi schiera i Fab Four, la si ritrova anche a livello di transizioni. Quelle offensive, da sempre punto di forza dei biancocelesti, hanno guadagnato proprio in qualità e imprevedibilità dalla contemporanea presenza di giocatori dall’elevato tasso tecnico.
… e quelli a livello difensivo
Ma i benefici si riscontrano anche a livello di transizioni difensive: portando infatti più uomini nel terzo offensivo, la Lazio può contare su più giocatori al momento di riaggredire immediatamente una volta perso il possesso o, comunque, gli avversari devono poi percorrere più metri di campo per arrivare a impensierire la porta biancoceleste.
In conclusione, come affermato da Paolo Di Canio, con questa mossa Inzaghi ha di fatto ‘liberato’ la Lazio, esaltandone il potenziale offensivo. La squadra ha avanzato il baricentro in possesso (media di 54.47 metri nelle ultime tre gare) e anche in non possesso la squadra non difende più soltanto con un baricentro basso ma leggermente più avanzato (46.12 metri di media sempre negli ultimi 270 minuti di gioco).
Se hai trovato interessante quest’analisi tattica, t’invitiamo a dare un’occhiata qui:
Il sito di Michele Tossani: lagabbiadiorrico.com
Il canale YouTube di Michele Tossani: La Gabbia di Orrico