Reina è diventato un regista aggiunto nel gioco della Lazio. Il gol di Correa ieri che nasce dal suo rinvio è l’esempio perfetto.
Di Michele Tossani
Elemento fondamentale per la vittoria della Lazio contro l’Atalanta è risultato essere Pepe Reina. Contro una compagine come quella di Gasperini, che costruisce la propria fase difensiva sulla pressione alta e la creazione di duelli 1c1, il portiere risulta essere l’uomo in più per la squadra in possesso.
Simone Inzaghi quindi, proprio per ovviare alle problematiche create dal sistema difensivo atalantino, ha chiesto ai suoi uomini di essere più verticali, rinunciando a quella costruzione dal basso vista all’opera in altre circostanze per favorire invece l’attacco diretto nell’altra metà campo.
Elemento cardine di questo approccio è stato appunto il portiere spagnolo. Non a caso Reina è stato il giocatore che ha effettuato più passaggi chiave (trasmissioni di palla che permettono di superare almeno una linea difensiva avversaria) nell’intera partita (12).
Le azioni dei primi due gol dei biancocelesti sono un chiaro esempio del coinvolgimento e dell’importanza di Reina nella manovra offensiva. La prima rete infatti (quella di Marušić) nasce da una riconquista palla nella metà campo offensiva avvenuta a seguito di un’azione iniziata da un lancio del no. 25 laziale.
Anche il gol di Correa scaturisce da una palla lunga di Reina, spizzata da Immobile per Correa, che sfrutta anche un errore di valutazione dei due centrali della linea a quattro bergamasca presentata da Gasperini nei secondi quarantacinque minuti di gioco.
In pratica la Lazio in possesso si allungava (lunghezza media di 32.29m sul possesso proprio) per dilatare gli spazi fra i giocatori avversari, venendo a creare una separazione fra costruttori (che restavano bassi per attirare la prima pressione atalantina) e invasori, questi ultimi pronti ad attaccare la seconda palla nella metà campo offensiva.
Per la Lazio il coinvolgimento del portiere in costruzione non è una novità. L’utilizzo che ne è stato fatto a Bergamo testimonia come il suo impiego venga adattato a seconda dei casi, alternando situazioni di costruzione bassa ad altre di attacco diretto. Anche per questo motivo, cioè per la sua capacità di giocare sul corto come sul lungo, Reina rappresenta un elemento ideale nella fase offensiva biancoceleste.
Ha sempre fatto questo.. con i piedi è il migliore del campionato???
Veramente un bel giocatore, ottimo acquisto.
Verissimo condivido?