L’avv. Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 ex aequo a Lazio e Genoa, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.
“È incredibile come a distanza oramai di 6 anni siamo ancora a parlare di questo argomento e ad attendere una decisione che a mio avviso andava presa molto tempo fa. Purtroppo le cose per ragioni che ai più risultano incomprensibili vengono costantemente rimandate al futuro, evidentemente c’è qualcosa o qualcuno che non ha a cuore che questo ex aequo venga concesso. In una nazione come la nostra, che si riempie la bocca per le grandi imprese alle Olimpiadi estive e invernali e in altri settori dello sport, ci si perde in un bicchier d’acqua per una questione ormai lapalissiana, perché i documenti che abbiamo depositato in FIGC sono talmente comprovanti che non si capisce perché siamo ancora qui a discuterne.
A dispetto però di chi sperava che questa situazione cadesse nell’oblio, nell’ultima settimana abbiamo registrato l’articolo di Carlo Felice Chiesa sul Guerin Sportivo e oggi il pezzo sul Tempo, che si chiedono entrambi che fine abbia fatto la Commissione FIGC. Una domanda legittima, tutti se lo stanno chiedendo. C’è una quantità enorme di persone che resta attaccatissima alla rivendicazione, il cuore pulsante dei laziali è sempre sul pezzo ed è una cosa che mi rincuora molto. Il Guerin Sportivo ha affrontato la questione dei tre campionati sotto giudizio in FIGC con Chiesa che si è dichiarato contrario all’ex aequo, fatta eccezione per quello tra Lazio e Genoa, pur ritenendo che la soluzione non sia prevista dall’ordinamento. Pur rispettando il parere di Chiesa non sono d’accordo perché l’ex aequo, che deriva dal concetto latino di aequitas, è per antonomasia una prassi rimediale applicata sin dai tempi dell’antica Roma per dirimere casi altrimenti irrisolvibili.
La Carta Olimpica peraltro prevede il pari merito proprio per casi come questo, quando non c’è una norma codificata per sancire un primato assoluto in una competizione sportiva non definitasi sul campo e/o oggetto di controversie. In questi casi si fa riferimento a una norma superiore come appunto la Carta Olimpica che la FIGC non può ignorare. Quando la Federcalcio assegnerà questo ax aequo compirà un vero e proprio atto di civiltà, considerando su quali radici forensi affonda il concetto di aequitas. Sul Guerin Sportivo il lavoro di questa commissione è stato definito “Parto delle Nebbie”, ritengo che non ci sia definizione più azzeccata a questo punto”.
“Infine voglio unirmi all’appello danciato da Lenzini, proprio oggi in cui ricade il 35° Anniversario della scomparsa del Sor Umberto, il Papà di tutti i Laziali, affinché finalmente il Comune di Roma si decida ad intitolargli una via, che senz’altro meriterebbe per essere stato un grande uomo, un grande presidente e un grande imprenditore”.
Finchè siede il bieco Gravina lì, per questioni puramente di interesse (i.e. un terzo scudetto alla Lazio significherebbe aumentare l’ammontare dei diritti tv x la nostra società), una decisione difficilmente sarà presa. Lotirchio non parla della questione, ma sbaglia a non fare il Cicero Pro Domo Sua. Tengono le facce, ma non sono nemici come i deputati e senatori in Parlamento
Personalmente ritengo che dovrebbero togliere il titolo al Genoa —visto che nemmeno si era finito di disputare il torneo settentrionale— ed assegnare alla Lazio un titolo ad hoc, quello per il torneo peninsulare che era invece stato disputato per intero e vedeva la Lazio vincerlo (quindi avere accesso alla finale per lo scudetto contro la vincitrice del torneo settentrionale).
In definitiva questo è quanto la storia ci consegna, vista la formula dell’epoca.
Troppi romanisti negli uffici che contano, Lotito inoltre non si è mai espresso e non ha mai fatto niente per l’iniziativa, non gli interessa xché non c’è guadagno, se gli fosse interessato una sua parola avrebbe avuto un altro peso, per noi invece è importante xché la gloria viene prima del denaro, noi x la lazio paghiamo, lui dalla lazio prende soldi soltanto
Campionato 1914 Finalissime Scudetto Casale-Lazio 7-1 Lazio-Casale 0-2
Campionato 1913 Finalissima Scudetto Pro Vercelli-Lazio 6-0
Mi sembra chiaro perché lo scudetto 1915 sia stato assegnato al Genoa.
A quel tempo la differenza tra le squadre del Nord e quelle del centro sud era abissale;la finale era una pura formalità
L unico modo che avrebbe avuto la Lazio di vincere quel titolo è quello di farselo assegnare a tavolino 100 anni dopo.
Detto ciò auguro alla Lazio di far valere i suoi diritti formali e di farsi assegnare il titolo se è questo che vuole.
C’è solo un problema sul tuo ragionamento: il Genoa non ha vinto all’epoca il campionato settentrionale perché ancora dovevano disputare delle gare prima che fosse interrotto per la guerra.
Quindi usando il metro di giudizio sulla carta dovevano assegnarlo al Torino che era molto più forte del Genoa.
Le finali poi non sono mai una “pura formalità”, vanno vinte.
Tutto giusto. Una partita non è mai vinta prima di essere giocata. È altrettanto vero che nel 1915 le probabilità di vittoria di una squadra del centro Sud nei confronti di una squadra del Nord sarebbero state le stesse di quelle di una squadra di serie D contro la prima in classifica di serie A al giorno d’oggi. Detto questo se esistono le condizioni giuridiche per pretendere l’assegnazione dello scudetto non posso biasimare le aspirazioni e le rivendicazioni laziali. Ringrazio per lo spazio concessomi.