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Sorrentino: “Il calcio deve ripartire non si può fermare. Jallow? Solo una chiacchierata”

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Prosegue la nostra avventura nel mondo dei procuratori e dei talent scout. Dopo l’agente Paolo Scotti, ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva Luigi Sorrentino, agente Fifa e grande esperto di talenti giovanili a livello mondiale.

Nuovo appuntamento con la “Zona Bronzetti” alla scoperta di giovani talenti. Nella terza puntata abbiamo parlato con il procuratore Sorrentino, agente tra l’altro, dell’attaccante della Salernitana Jallow, accostato nella precedente sessione di mercato alla Lazio.

Resta ancora un pò d’incertezza sulla ripresa o meno dei campionati professinistici di calcio. Secondo lei, visto l’importanza economica che ha il calcio sull’economia dell’intero paese, riprendere a giocare sarebbe la cosa più giusta?

“Assolutamente sì. I campionati devono riprendere visto la loro importanza, proprio come riprenderanno a lavorare le fabbriche, determinate aziende. Non possiamo permetterci di restare fermi. Ovviamente ricominciare ma con dei protocolli precisi che possano permettere a tutti i tesserati di non correre alcun rischio”.

Tra le varie ipotesi vagliate per la ripresa del campionato c’è anche quella delle cinque sostituzioni. Al netto della classifica attuale, quali squadre potrebbero essere avvantaggiate e quali, invece, danneggiate?

“Come discorso è complesso da dibattere, anche perché tanto dipende dalla dinamica della partita, dagli infortuni, dai cartellini. Personalmente vorrei che i cambi a disposizione di un allenatore fossero sempre cinque tenuto conto che in Italia ad ogni partita ufficiale ci sono panchine molto lunghe e poter effettuare solo tre cambi mi sembra uno spreco”.

Se dovesse riprendere il campionato, secondo lei a livello di classifica, ci potrebbero essere delle sorprese?

“Ci saranno molte sorprese a tutti gli effetti è come se si cominciasse una nuova stagione, con una nuova preparazione atletica per tutte le squadre. A mio avviso anche le ultime in classifica, qualora dovessero lavorare bene sull’aspetto fisico, potrebbero avere chance importanti per salvarsi”.

Si parla di disputare i match di campionato in un’unica regione: una scelta secondo lei plausibile oppure troppo difficile da realizzarsi come proposta?

“Dove giocherebbero? (ride, ndr) ci vorrebbero dieci stadi per attuare una proposta del genere. Non dobbiamo dimenticarci che ogni turno di campionato è composto da un numero elevato di partite. Credo che la cosa migliore sia giocare ognuno nel proprio stadio senza tifosi oppure, in casi estremi, invertire al massimo il campo di gara”.

In molti sostengono che le prossime sessioni di calciomercato potrebbero essere soggette a dei prezzi molto al ribasso. Lei è d’accordo con questa tesi?

“Sicuramente ci aspetterà un calcio molto ridotto rispetto a prima. Personalmente non mi pongo questo problema; sono trent’anni ormai che faccio questo lavoro. Ho vissuto sessioni di mercato dove i club spendevano decine e decine di miliardi e finestre di calciomercato dove venivano effettuati solo scambi”.

Vedremo più squadre investire sul vivaio?

“Magari fosse così, ma non credo, io personalmente ho sempre investito sui settori giovanili, ma si fa sempre più fatica a far passare il progetto giovani dei club, perché conta solo il risultato ed in parte è anche giusto così. Nessuno vuole rischiare a meno che il ragazzo sia un talento molto forte”.

A proposito di talenti, quali sono i migliori secondo lei in circolazione?

“Ce ne sono molti. Sicuramente Esposito, classe 2002, dell’Inter poi ci sono Traoré altro 2002 che gioca nell’Atalanta e sempre nel club bergamasco c’è Colley nato nel 2000. In Serie A abbiamo Kumbulla e Lautaro Martinez che sono due calciatori molto forti”.

Kumbulla piace molto alla Lazio. Secondo lei si sposerebbe alla perfezione nella difesa di Inzaghi?

“Stiamo parlando di un prospetto giovane ed interessante. Il ds Tare lo conosce molto bene e secondo me sarebbe un affare importante e magari potrebbe avere una pista privilegiata per il suo acquisto che altri club al momento non hanno. Con lui la Lazio andrebbe a completare un reparto che tra qualche anno magari potrebbe perdere qualche pezzo”.

Jallow è stato davvero così vicino alla Lazio nel mercato di Gennaio?

“C’è stata una chiacchierata e anche una possibilità, però è stata davvero una cosa appena accennata senza andare troppo a fondo alla questione”.

 

 

 

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