Lazio, il famoso mental coach ci aiuta a capire le disattenzioni dei biancocelsti nei minuti finali e ad analizzare la vicenda Bakayoko-Acerbi
Con quello di Kessié in Milan – Lazio di sabato, diventano 7 le reti subite dai biancocelesti nel girone di ritorno nell’ultimo quarto d’ora di gioco.
Per analizzare questo dato, troppo elevato per essere sottovalutato, ma anche per parlare del gesto di Bakayoko e Kessié con la maglia di Acerbi, abbiamo chiesto il parere di un esperto: Sandro Corapi, il mental coach di tanti allenatori e calciatori professionisti. E che, molti di voi lo ricorderanno, ha collaborato con il club biancoceleste in vista della trionfale finale del 26 maggio 2013 e non solo.
La Lazio continua a prendere gol nei minuti finali: è più un problema fisico o mentale?
“Più che un problema fisico, credo si debba parlare e analizzare l’aspetto mentale: dalla testa partono le endorfine che muovono tutto il corpo. Lo dimostra il fatto che ci sono squadre che arrancano magari per un’ora di gioco, poi trovano il gol e come per magia sembrano tornate a stare bene“.
Inzaghi ha detto che ci sta lavorando, ma come si può migliorare questo limite?
“Bisogna insistere molto negli allenamenti su questi aspetti, ripeterli tante volte anche a livello verbale. Serve lavorare dal punto di vista atletico, per fare in modo che la stanchezza fisica non influenzi la stanchezza mentale e viceversa“.
Parliamo invece del discusso gesto di Bakayoko e Kessié: come possono reagire Acerbi e la Lazio dopo i fatti di Milano?
“Quello dei due rossoneri è un gesto che va contro i principi dello sport. Acerbi è un uomo di grande spessore, sia dentro che fuori il campo. Tante persone dovrebbero prenderlo da esempio. Non penso che le polemiche influiranno su di lui, non credo avrà problemi a reagire. La squadra? Più che la Lazio, credo che il Milan potrà risentire di questa situazione. Tra le due è quella che ne è uscita peggio, anche dopo il comunicato della società rossonera: c’è imbarazzo dopo questo episodio anti sportivo“.