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Lazio le Cardopagelle della stagione. I centrocampisti: Milinkovic si è consacrato, Basic si è spento

I voti e i giudizi del direttore Giulio Cardone sui protagonisti della stagione della Lazio. È il turno dei centrocampisti.

 

Milinkovic 9

La stagione della definitiva consacrazione per il nostro Sergente. Undici gol e undici assist in campionato, continuità e maturità raggiunte, la concretezza mista alla bellezza che incanta. Una meraviglia di giocatore, un anno di perle regalate a tifosi e appassionati di calcio: l’ultima, il destro perentorio sotto la traversa allo Stadium per il 2-2 dell’Europa League matematica. Se ce lo porteranno via, sarà un trauma.

Leiva 6.5

Ha faticato tanto con il calcio preteso da Sarri. A un certo punto sembrava relegato definitivamente in panchina, Mezzasquadra non poteva accettarlo. Così ha alzato il ritmo negli allenamenti, ha ripreso la bacchetta del comando ed è tornato titolare: a Firenze, in particolare, ha dettato i tempi di gioco in quel formidabile 3-0. Finale in affanno, era prevedibile. Di Lucas ci mancheranno tanto l’intelligenza tattica, il carisma, la lazialità acquisita, la mentalità vincente, la professionalità che diventa modello per i più giovani. In bocca al lupo, Mezzasquadra, ti meriti il meglio.

Luis Alberto 7

Il voto più complicato da dare, perché la sua stagione è stata un giro infinito sulle montagne russe, sempre sospeso tra giocate meravigliose – vedi il gol alla Samp, gioiello assoluto – e partite insulse, tra panchine mai accettate e guizzi da fuoriclasse. Con Sarri, guerra e pace senza soluzione di continuità. È fatto così, il Toque: prendere o lasciare. Ma il suo contributo al quinto posto – siamo di nuovo sopra la Roma – è stato comunque di qualità: quando è ispirato, fa la differenza. E io in particolare ne ho apprezzato lo spirito di sacrificio in tante partite: mai visto correre così. Da qui il 7 pieno.

Cataldi 6.5

Merita lo stesso voto di Leiva perché si è alternato con il brasiliano nel ruolo di play. Anzi, all’inizio gli ha tolto meritatamente il posto: i suoi lanci illuminanti e “di prima” per Immobile erano diventati il marchio di fabbrica. Poi la flessione che lo ha spinto in panchina: è stato bravo, Danilo, a non perdere fiducia e nel finale è tornato titolare. Nel secondo tempo dello Stadium, contro la Juve, prestazione da regista moderno perché ha saputo unire velocità e tecnica del fraseggio a dinamismo e sacrificio in copertura: ha dimostrato di aver assimilato i concetti di Sarri, una buona base di partenza per la prossima stagione.

Basic 6

Sinceramente mi aspettavo di più, soprattutto dopo le prime apparizioni in Europa League, con il gol alla Lokomotiv Mosca e altre buone prestazioni. Poi invece si è un po’ spento e non ha saputo riaccendersi. Attenuante: è stato penalizzato dal Covid e dalla famosa rapina subita ai Parioli proprio mentre era al decollo. Comunque Sarri crede molto nelle sue qualità – il tiro di sinistro forte e preciso è la specialità della casa – e Toma è chiamato a ripagare la fiducia: nella prossima stagione deve diventare un co-titolare a centrocampo.

Akpa Akpro  5

Titolare a sorpresa a inizio campionato, quando Sarri era alla disperata ricerca di un minimo di equilibrio e quindi evitava di schierare contemporaneamente Milinkovic e Luis Alberto (lo spagnolo in panchina), il mediano ha corso tanto ma spesso a vuoto e senza la qualità necessaria per il gioco del Comandante. A lungo fuori per il Covid, non ha più trovato spazio in un centrocampo che poi ha iniziato a funzionare.

Domani appuntamento con gli attaccanti.

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Francesco
Francesco
1 anno fa

Darei 6 a Leiva, 5,5 a Basic e 4,5 a Akpa Akpro perché non è un giocatore da Lazio e nemmeno da serie A. Ma non è colpa sua,bensì di chi ce o ha portato…

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1 anno fa

I voti generosi del direttore ricordano la celebre scena di Tre uomini e una gamba: “meraviglioso, bello, bello, ma intanto come abbiamo fatto a perdere 10 a 3?” 😂

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1 anno fa

Basic insufficiente non ha fatto la differenza in nessuna partita unica attenuante un anno di ambientamento

Elia
Elia
1 anno fa

Qualcosa in meno a basic per me cmq per il resto sono d’accordo

nando
nando
1 anno fa

5 leiva 5 luis alberto 5 basic

Val
Val
1 anno fa

Luis Alberto alla fine a vedere i numeri mi sembra abbia fatto 10 assist (e mi pare 4 gol), quindi il 7 è più che meritato! (Al netto del fatto che sono innamorato calcisticamente del Mago e quindi ammetto la mia parzialità nel giudicarlo).

Akpa Akpro direi 4. Anche prima di beccarsi il Covid con sintomatologia acuta, ha fatto gare pessime quando schierato al posto di Luis Alberto perché Milinkovic e Luis Alberto assieme erano un lusso secondo Sarri. Se si riuscisse a cederlo ad una cifra decente per poi puntare su un profilo migliore e giovane da far crescere, sarebbe meglio.

Lo stesso di cui sopra vale per Basic in merito al turn-over forzoso con Luis Alberto; a Basic però darei un 5.5 perché almeno ha molti più fondamentali di Akpa Akpro e potrebbe effettivamente crescere molto nelle prossime stagioni (magari qualche verticalizzazione efficace in più sarebbe gradita già dalla prossima).

A Cataldi darei un 6: accetta di giocare fuori ruolo, lo interpreta nel modo migliore che è nelle sue possibilità, cosa che però ci porta anche a prendere gol evitabilissimi.

A Leiva invece darei un 8 pieno. Si è cibato la panca, si è messo in discussione a fine carriera (e che carriera!!) ed ha dato il 200%. Se giocherà un’altra stagione al Gremio (da quello che ho capito formazione paulista di suo gradimento), sarò estremamente contento per lui. Lo aspettiamo tutti poi nel post-carriera calcistica a ricoprire un ruolo nella Lazio a livello societario, o chissà in futuro qualora divenisse allenatore anche tecnico della prima squadra della Capitale.

Infine capitolo Sergente: 10 e lode. È in larghissima parte grazie a lui se la Lazio in questo campionato non è relegata a posizioni in classifica ben meno nobili o peggio nella pagina destra della stessa. È grazie a lui se i tifosi che vanno allo stadio assistono a giocate deliziose. É con calciatori così che si convincono bambini ed appassionati superficialmente di Lazio a diventare tifosi. È una sorta di Chinaglia del nuovo millennio per importanza.

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