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“I quasi laziali”: i calciatori del Torino che potevano essere della Lazio, ma…

Il difensore del Toro
Il difensore del Torino Nkoulou

“I quasi laziali” di Torino-Lazio: alla scoperta di chi, tra gli avversari, avrebbe potuto vestire la maglia biancoceleste.

Ultimo appuntamento per questa stagione con “I quasi laziali”: la rubrica dedicata ai calciatori avversari che avrebbero potuto essere della Lazio. Nel Torino, contro cui la Lazio concluderà la propria stagione domenica pomeriggio, non sono moltissimi i nomi in passato realmente vicini alla maglia biancoceleste.

Tra quei pochi c’è il difensore Nkoulou. Il pilastro della retroguardia granata è stato vicino alle aquile nella sessione invernale 2015-2016. Era il secondo anno di Pioli in panchina. La squadra non si stava ripetendo sui livelli dell’anno precedente anche per via di alcuni problemi interni allo spogliatoi (su tutti, la questione della fascia di capitano contesa tra Biglia e Candreva). E anche la sfortuna ci mise parecchio del suo. De Vrij subì un brutto infortunio al ginocchio e si dovette operare. Di fatto da settembre a giugno saltò tutta la stagione. Serviva quindi un sostituto.

Il classe ’90 del Camerun, allora al Marsiglia, era stato individuato come candidato ideale. Il suo contratto con i francesi scadeva a giugno e si contava di portarlo a Roma ad un prezzo contenuto. Ma la trattativa prese una brutta piega. La società transalpina faceva muro, ferma sulla richiesta di 8 milioni. Troppi secondo Lotito, non disposto a sborsare tanto per un giocatore che avrebbe potuto prendere a 0 in estate.

Alla fine della fiera alla Lazio arrivò Biševac. E in estate Nkoulou non fu comunque preso. La stagione non finì affatto bene (non solo per le scelte di mercato) con Pioli esonerato e Inzaghi chiamato a traghettare la squadra a fine campionato.

L’altro nome vicino alla prima squadra della capitale è quello del mister Walter Mazzarri. Accostato alla panchina laziale come successore di Delio Rossi, fu in ballottaggio con Ballardini. Si incontrò anche con il presidente per parlare di un possibile progetto tecnico, ma alla fine non se ne fece nulla. Lotito non accettò le richieste di garanzie sul mercato avanzate dall’allenatore ex Sampdoria e fu scelto l’altro candidato.

Anche qualche anno più tardi il suo nome tornò in orbita biancoceleste. Quando arrivò Pioli in panchina, tra i vari nomi in lizza si ipotizzò proprio Mazzarri. In quel caso però non ci fu nessun contatto diretto tra le parti.

I quasi laziali alla lontana.

Gli altri nomi dell’attuale rosa granata in passato accostati alla Lazio sono stati più idee e suggestioni che non reali trattative.

Sirigu

Nella stessa sessione invernale di mercato in cui arrivò Biševac si prospettò anche l’ipotesi di riportare in Italia Salvatore Sirigu. Di proprietà del PSG, ma finito ai margini della rosa, il portiere italiano aveva trascorso qualche mese in prestito all’Osasuna e la Lazio ci fece un vago pensierino per affiancarlo a Berisha, visti gli acciacchi di Marchetti.

Non se ne fece nulla anche e soprattutto per la stroncatura totale che arrivò direttamente dall’agente del giocatore. “La Lazio? Non la sento dai tempi di Pandev – disse il procuratore Carlo Pallavicino – La società di Lotito e Tare attualmente non se lo può permettere. Vero è che Sirigu guadagna di meno rispetto ai top player del Psg, ma resta comunque inavvicinabile per la Lazio e anche per altre importanti squadre italiane. Inoltre, c’è Marchetti, estremo difensore di assoluta qualità e personalità. Certo, se Federico non dovesse rinnovare, con Berisha titolare fossi la Lazio mi sentirei meno tranquillo e sicuro“.

Salto in avanti di un anno. Estate 2017. La Lazio, con Marchetti in uscita (alla fine rimase e fu messo ai margini della rosa), cercava un portiere da affiancare a Strakosha. In ballottaggio Perin e di nuovo Sirigu, che anche quella volta rimase solo un pour parler. Lotito e Tare, d’accordo con Inzaghi, alla fine scelsero di dare fiducia al giovane albanese. Così il primo rimase a Genova e il secondo finì al Torino.

Zaza, Baselli e un possibile figliol prodigo

L’idea Zaza è passata due volte dalle parti di Formello. La prima nell’estate del 2015 fu uno dei possibili candidati per il ruolo di vice-Klose, ma poi fu scelto Alessandro Matri. La seconda l’estate scorsa, sempre per un possibile ruolo da comprimario, dietro a Immobile, prima che si decidesse di confermare Caicedo.

La suggestione più recente si chiama Daniele Baselli. Lo scorso inverno era stato fatto il suo nome per un possibile rinforzo a centrocampo, ma non ci fu alcuna trattativa concreta. Del classe ’92 forse se ne riparlerà questa estate, ma con una concorrenza molto alta sembra una strada difficile da percorrere.

In chiusura, con una leggera forzatura sul tema, tra i quasi  laziali potrebbe rientrare anche Lorenzo De Silvestri. Nel suo caso si parla di un ex laziale, senza il quasi. Nato e cresciuto nelle giovanili, è esploso in A proprio con l’aquila sul petto. Più volte è sembrato possibile un suo ritorno alla casa madre, ma non si è mai andati oltre l’indiscrezione giornalistica. Difficile pensare che nell’immediato futuro l’ormai trentunenne terzino romano possa rientrare nei piani tecnici biancocelesti. Ma le vie del mercato sono infinite.

 

Leggi anche:

Lazio, Inzaghi: “Aver riportato tanta gente allo stadio è motivo di orgoglio”

 

Scudetto 1915, altra prova a sostegno della Lazio

 

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