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Sassuolo – Lazio, le Cardopagelle: Luis divino, Guendouzi ovunque. Felipe ritrovato

Sassuolo - Lazio, i voti e le pagelle dei biancocelesti a cura del direttore Giulio Cardone…

 

Provedel 7-

Sono rimasto fermo a quella (quasi) follia in uscita. Ho rivisto i fantasmi di Maximiano, con Sepe che magari tra sette mesi avrebbe battuto i record di clean sheet, e il nostro Ivan a scaldare la panchina. Il Var ha scacciato via questo pensiero distopico. Episodio a parte, nel resto della gara ha dato la consueta sicurezza a tutto il reparto (ma il meno se lo prende lo stesso!)

Marusic 7

Berardi si nota poco stasera soprattutto per meriti suoi. Un paio di palloni in zona offensiva forse li poteva gestire meglio, ma comunque i suoi compiti li ha fatti e pure bene.

Patric 7

Un solo pallone sbagliato in fase di costruzione, che poteva costare caro (per fortuna Thorstvedt ha sbagliato mira). Ma la prestazione anche stasera è stata di alto livello, prima di tutto a livello di concentrazione e lucidità.

Romagnoli 7,5

In area non fa arrivare un pallone buono a Pinamonti. Sventa sul nascere più di qualche potenziale pericolo giocando bene sugli anticipi. Lo voglio sempre così, come l’anno scorso.

Lazzari 7-

Attento in fase di copertura, propositivo in attacco. Quando mette il turbo crea sempre superiorità sulla fascia. Ogni tanto si perde ancora il pallone per strada, ma qualche miglioramento si è visto anche nelle scelte finali, dove spesso in passato ha lasciato a desiderare.

Guendouzi 8

Eccolo il box to box che serve a Sarri per far funzionare la manovra. Oggi mi ha impressionato la sua capacità di farsi trovare ovunque. Se continua così diventerà difficile toglierlo dal campo.

Rovella 7

Altri 50 minuti di grande personalità dopo la partita di due settimane fa contro l’Atalanta. Ha fatto bene Martusciello (cioé Sarri) ha preservarlo nella ripresa in vista della gara di Champions di mercoledì. In questo momento il suo lavoro in cabina di regia è determinante.

Luis Alberto 10 e Lode

Il Deus ex Machina della squadra. Il Toque è diventato un calciatore totale di cui nessuno nel mondo Lazio vuole più fare a meno. Il pallone recuperato con cui dà il via all’azione del vantaggio e lo scavetto che mette la pietra tombale sul match sono, paradossalmente, solo due dettagli che raccontano in minima parte la sua grandezza e superiorità tecnica in tutte le zone del campo.

Felipe Anderson 8

Finalmente Pipe! Un gol per sbloccarsi e 90 minuti di accelerazioni continue che hanno mandato nel panico tutta la formazione neroverde.

Castellanos 7+

Secondo assist di fila e tanta quantità lì davanti. Si conferma un attaccante di manovra con caratteristiche che mancavano nel reparto avanzato dai tempi di Caicedo.

Pedro 6,5

Non ha giocato tanti palloni, perché il Sassuolo lasciava molto più spazio a destra che a sinistra. La sua qualità nella gestione della palla però si è vista lo stesso quando la manovra transitava dal suo lato.

Sarri 7,5

Martusciello si conferma un talismano come suo sostituto. Partita preparata bene sotto l’aspetto mentale dell’approccio. Come era già successo contro l’Atalanta, la squadra ha schiacciato l’avversario sin dai primi minuti. Stavolta non ci sono stati neanche cali di tensione. Ora bisogna replicare in Champions per prendersi una bella fetta di qualificazione e, magari, vendicare il beffardo ko di un anno fa in Europa League.

Kamada sv

Vecino 6

Ha sfiorato il quarto gol stagionale, ma quello che più conta è che nella mezz’ora in campo abbia confermato la brillantezza delle scorse settimane. Sarà un’arma importante a Rotterdam

Immobile sv

Zaccagni 6,5

Un paio di buone occasioni create e un palo colpito su un calcio d’angolo. Il riposo in queste due settimane, invece di forzare con la Nazionale, è stata una scelta saggia.

Cataldi 6,5

Meritava più fortuna quel tiro al volo dal limite, stampatosi invece sul palo. L’impatto nel secondo tempo è stato comunque ottimo: sta affrontando con personalità il sano dualismo con Rovella.

 

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Aquila 68
Aquila 68
6 mesi fa

Si doveva vincere e così è stato. Loro impresentabili soprattutto dietro, portiere a parte. Ma dobbiamo finirla di sparare a salve perché non molti difensori faranno assist ai nostri come quelli neroverdi.

Ruggero
Ruggero
6 mesi fa

Marco,qui non c’è chi capisce e chi no,siamo tutti laziali e tutti vogliamo il meglio x i nostri colori,quello che dà fastidio è che bisogna sempre rincorrere,se fossero arrivati un mese prima avrebbero assimilato prima i meccanismi,gli schemi e oggi saremmo con l’Inter,invece a quello che usa la Lazio solo come bancomat della programmazione non gli interessa minimamente ,quello che viene ,viene,sempre dopo aver sistemato le sue cose prima,eppure la sua prima fonte di guadagno è proprio la Lazio.

Marco
Marco
6 mesi fa
Reply to  Ruggero

Io la penso esattamente come te su Lotito…. Quando se ne andrà perché se ne andrà non essendo eterno sarà sempre troppo tardi per noi.

Marco
Marco
6 mesi fa

Ma tutti quelli che “ Cacciate Sarri, non capisce nulla, bollito, prendete un allenatore giovane e affamato, vai in pensione…” dopo ieri forse faranno autocritica……grande Lazio.! Dominio totale fuori casa con chi aveva battuto Inter e Juve…..avanti così!

Fabrix
Fabrix
6 mesi fa
Reply to  Marco

Ciao Marco, io non sono ancora convinto che Sarri sia l’allenatore giusto x questa squadra. Troppi alti e bassi. Siamo partiti malissimo e ora occorre continuità. Ieri sera Sassuolo annichilito. Davvero per 45 minuti non hanno capito cosa succedeva. Potevamo vincere 4 o 5-0. SFL

Marco
Marco
6 mesi fa
Reply to  Fabrix

E’ giusto che ognuno abbia la sua idea, per correttezza di analisi gli alti e bassi c’erano con Inzaghi, Pioli e compagnia ….forse sara’ L’ambiente romano….però quando i meccanismi del gioco sarriano sono ben oliati e’ un gran bel vedere accompagnato dai risultati. Rispetto ad Inzaghi ci mancano ile coppe Italia e supercoppe vinte….vedremo se riusciremo ad alzarla quest’anno. Però lo continuò a ritenere un grande allenatore come lo sono Inzaghi e Pioli. Sempre forza Lazio a tutti i fratelli laziali

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