Figc, conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti, nuovo Ct della Nazionale. Presente anche Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio

Dopo lo scossone causato dalle improvvise dimissioni di Roberto Mancini, divenuto poi Ct dell’Arabia Saudita, oggi è il giorno di presentazione di Luciano Spalletti come nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. Insieme a lui, era presente anche Gravina, presidente della Figc, ed entrambi hanno risposto alle domande poste dai cronisti presenti alla conferenza stampa.

Ecco le dichiarazioni di Spalletti: “Sono stati giorni intensi. Essere qui, alla conferenza stampa della mia presentazione come ct della Nazionale è veramente un’emozione indescrivibile. Un sogno che parte da lontano, da quando ero bambino. Per quanto riguarda il Napoli, è stata un’esperienza bellissima. E naturalmente è un ricordo bellissimo. La clausola non mi farà retrocedere dal pensiero di aver deciso la cosa corretta da fare. In questo senso ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto, dove stanno lavorando gli avvocati. E spero si possa arrivare prima possibile alla miglior soluzione per tutte e due le parti. Nella Nazionale io cerco la felicità, cioè un clima positivo dove lavorare tutti insieme e un forte spirito di appartenenza.  Partiremo con il 4-3-3, poi se avremo bisogno di un modulo più offensivo si può andare a mettere una sottopunta e passare al 4-2-3-1. Iniziamo a percorrere questa strada qui”.

Ecco le dichiarazioni di Gravina: “Oggi inizia una nuova pagina, un nuovo capitolo della storia azzurra, lunghissima, importante, che appassiona milioni di italiani. Con questo capitolo inizia l’era di Luciano Spalletti. In pochi giorni abbiamo dovuto rimediare a una crisi senza precedenti per alcune modalità. In tanti mi hanno chiesto perché Spalletti. Sul piano tecnico non devo dire nulla, la storia è chiara, nota, sotto il profilo del valore tecnico, professionale e di qualità del gioco espresso. Sulla maturità acquisita negli ultimi anni. Quello che mi ha colpito è il lato umano, sul quale abbiamo avuto l’intuito di investire. Abbiamo fatto una scelta importante, volevamo dare un tecnico di grande prestigio e ci siamo riusciti.