La Lazio deve abbattere il monte stipendi per reinvestire su nuovi arrivi: ecco quanto può risparmiare dai prossimi addi e cessioni.

Razionalizzare i costi per reinvestire i risparmi. Questo in sintesi l’obiettivo finale dell’abbattimento del monte stipendi che la Lazio porterà avanti in estate. Perché per rinnovare la rosa e accontentare Sarri serviranno diversi innesti, ma quelli di qualità chiedono ingaggi di un certo livello. Per poterglielo garantire, la società deve per forza tagliare da qualche altra parte.

Si spiega così la volontà di non provare nemmeno a sedersi al tavolo con Lucas Leiva, per affrontare il discorso prolungamento. Il brasiliano – che resterebbe volentieri – prende circa 2,3 milioni: troppi per un giocatore di 35 anni, che non può più garantire il massimo rendimento sul campo per tutta la stagione. Meglio impiegarli per un nuovo profilo, magari più giovane, su cui impostare anche il futuro.

Tra i costi da stornare ci saranno poi quelli di molti esuberi. André Anderson è già volato in Brasile. In cerca di sistemazione, per risparmiare circa 500mila euro a testa, ci sono anche Djavan Anderson e Akpa Akpro. Il doppio  sarebbe decurtato da Riza Durmisi e Denis Vavro – se verranno riscattati dai club dove sono ora in prestito – più gli 1,4 da Escalante e i 2,2 di Muriqi. Per ciascuno di loro la società dovrebbe garantire da una a tre ulteriori annualità, che invece saranno sforbiciate dal bilancio per guadagnare margine di trattativa per gli emolumenti di qualcuno più utile alla squadra nelle prossime stagioni. I nomi, per altro, non sono finiti qui.

Un discorso a parte lo meritano i portieri. Strakosha prende 1,2 milioni e si svincolerà a fine stagione, ma i ragionamenti su un suo possibile rinnovo sono ancora in corso. In ogni caso, sembra difficile trovare sul mercato qualcuno di pari livello tecnico già affermato, che chieda di meno. I 2 milioni dati a Reina invece, attualmente secondo nelle gerarchie, potrebbero essere dirottati altrove, inserendo al suo posto una riserva meno esosa economicamente. Per questo, a prescindere dall’opzione di rinnovo automatico in caso di qualificazione in Europa, si sta pensando ad una possibile risoluzione anticipata del contratto.

In ultimo, ma non per importanza, ci saranno l’addio di Luiz Felipe e le cessioni eccellenti di Milinkovic e Acerbi. Al centrale ex Primavera la Lazio dà appena 800mila euro a stagione. Tra i titolari (anche se ultimamente ha perso il posto fisso, ndr) è quello che prende (molto) meno di tutti. Le trattative invernali per il rinnovo non hanno portato frutti e così se ne volerà in Spagna. Per ingaggiare un sostituto però è già messo in preventivo dalla società la necessità di sborsare qualcosa in più. Allo stesso modo per rimpiazzare il Sergente e il Leone – due colonne delle ultime stagioni, che per motivi diversi saluteranno Formello – serviranno un paio di tasselli importanti. Dei 3,2 milioni dati al primo e 1,8 al secondo, è ipotizzabile perciò che buona parte, se non tutti, siano impiegati per coprire gli stipendi altrettanto pesanti di chi verrà al loro posto. Infatti già a Romagnoli sono stati proposti 3 milioni di base fissa, più bonus. Se questo sarà lo stesso parametro di riferimento anche per gli altri nuovi arrivi è impossibile pensare di non liberarsi prima di zavorre economicamente insostenibili.