Lazio, le parole di Escalante dopo i primi mesi a Roma
Circa un anno fa, il direttore sportivo della Lazio Igli Tare acquistava Gonzalo Escalante per la stagione 2020/2021, arrivato infatti nella Capitale solo in estate. Il giocatore si è messo in mostra durante il ritiro di Formello, rassicurando Inzaghi di poter essere il vice Leiva. Dopo diversi mesi, il giocatore ha rilasciato una lunga intervista ad Olé parlando della città, della Lazio, Nazionale e di Messi:
CITTA’ – “Roma è bellissima, già la conoscevo e mi è piaciuta da subito, vivere qui è una follia: non si finisce mai di visitarla. Tutto quello che vedi in giro è incredibile, sono felicissimo di essere qui. Gli italiani, poi, assomigliano molto a noi argentini”.
ATTACCANTI SERIE A – “Non ho affrontato Ibra perché era infortunato quando abbiamo giocato contro il Milan; con Lukaku invece sì, è un animale: ha una forza incredibile, diversa da tutti gli altri. Immobile? La prima volta che l’ho visto sono rimasto scioccato nel salutarlo e nel saper di condividere lo spogliatoio con lui. E’ il più umile”.
NAZIONALE – La Nazionale è il mio sogno. Qui posso avere più possibilità di ricevere la chiamata del CT, è una squadra che sta in Champions, e non è da tutti. Scaloni? Ancora niente chiamata, magari arrivasse, io però continuerò a lavorare per raggiungere il mio obiettivo. Quando Correa vola in Argentina gli chiedo di tutto, lo faccio impazzire, sono molto interessato. Con il Tucu siamo molto amici, passiamo tanto tempo insieme. Lo conoscevo già perché ci siamo affrontati in Estudiantes-Boca e Eibar-Siviglia. Adesso giochiamo nella stessa squadra e stiamo sempre insieme, poi c’è anche Musacchio che si è aggiunto”.
MESSI – “Affrontare Messi è stata una pazzia, non lo avevo mai incontrato, la prima volta ero nervosissimo. Lo salutai nel tunnel, mi rispose chiedendomi come stessi e come mi trovassi lì in Spagna. Non ci credevo che lui mi stesse chiedendo quelle cose, mi ha sorpreso la sua umiltà. Abbiamo aspettato prima di entrare in campo e ho avuto modo di parlarci bene. Il primo anno all’Eibar ero in prestito e non sapevo nulla sull’eventuale conferma e se quindi avessi avuto l’opportunità di sfidarlo nuovamente, gli chiesi la maglia e me la diede, ne ho due o tre sue, le conservo come un tesoro”.
BOCA – “Se Riquelme dovesse chiedermi di tornare accetterei subito. Io e la mia famiglia siamo grandi tifosi, sono stato lì in un periodo non buono e vorrei avere una seconda chance. Lo seguo da sempre, ogni volta che ha giocato in Europa sono andato a vederlo. Sono entrato al Boca a 10 anni, ci ho giocato tutta la vita, all’epoca entravamo all’intervallo alla Bombonera, per pubblicità, a fare dei giochetti e palleggi col pallone, immaginate che emozione. Ogni volta che potevamo ci facevamo le foto con Tevez, è un bellissimo ricordo di infanzia”.