Immobile fin dal suo arrivo alla Lazio è stato sottovalutato, anche se i numeri e il suo rendimento raccontano un’altra storia
Immobile tecnicamente è scarso, dicono essi.
Quando approdò a Roma, i nostri cugini e non solo erano stupiti del calibro di acquisto che fece la Lazio. Ma non perché avesse acquistato un giocatore che già aveva collezionato il titolo di capocannoniere ma perché la cifra imposta da “Re Mida” Monchi sembrava piuttosto bassa.
E allora il commento ridondante era: “Beh, Immobile per la Lazio va bene”.
Quel “per la Lazio” sottintendeva la Lazio come squadra di rango inferiore per cui un giocatore di media (per loro) caratura come Ciro poteva essere comunque un lusso. Un classico dei nostri rivali che anche quando devono lodarti, lo fanno dall’alto verso il basso, senza nessun reale motivo.
Poi però, in breve tempo il bomber di Torre Annunziata ha cominciato segnare. Tanto.
Allora il copione prevede “l’anno buono”, dove tutto ti riesce. Ma poi servirà la conferma.
E la conferma è arrivata, non una ma più volte. Sempre. Immobile continua a segnare, alza due trofei con la Lazio e vince un’altra classifica marcatori oltre che la scarpa d’oro e il record di gol in campionato.
Ma non basta.
“Segna solo contro le piccole e con tanti rigori” dimenticando doppiette alla Juve, gol al Milan, al derby…
Inizia la stagione in corso e Ciro ne fa 4 in Champions (assenze per i tamponi comprese) e continua col suo motivo in campionato.
E ora? Ora quale può essere l’appiglio per un atleta che ha solo la colpa di non essere arrogante e di giocare con una squadra poco sostenuta da media e sponsor?
La Nazionale? Non regge, ha già segnato più di Totti e non solo. Non sarebbe né il primo né l’ultimo ad esprimersi meglio col club che in Nazionale. Anche perché un certo recordman di nome Klose, non ha mai fatto 30 gol in campionato eppure ha un piccolo primato (Record di gol ai mondiali).
Qual è la critica che l’avversario medio – e aimè qualche laziale – ripone al nostro Ciro?
“Tecnicamente è scarso. Non stoppa la palla, non fa un passaggio fatto bene”.
Sembra uno scherzo, una retorica, invece è vero. Esiste chi sostiene un argomentazione del genere.
Beh, allora analizziamo innanzitutto cosa significhi essere forti tecnicamente.
Fare le trivele o i tunnel? I giochetti alla Denilson? Anche. Ma la tecnica per un centroavanti è anche (e soprattutto) altro.
Senza dare peso a quanti ne abbia fatti, Immobile ha segnato di destro, di sinistro, di testa, da fuori, di rapina, in contropiede. Ha fatto più assist di molti rifinitori dei campionati maggiori e con quest’anno siamo già a quota 38 con la maglia biancoceleste.
Ma cosa deve fare questo ragazzo per essere rispettato da tutti?
Accettiamo il discorso nazionale perché paragonarlo (come gol) a Totti potrebbe essere scorretto. Ma per quanto riguarda il campionato, le coppe europee dove ha vinto anche un titolo di capocannoniere il EL, di cosa stiamo parlando?
Già era ridicolo mortificare un mostro sacro del calcio italiano come Pippo Inzaghi per la sua poca estetica.
Ciro non è nemmeno vicino ai titoli che ha vinto Super Pippo, ma di gol ne ha fatti tanti e in tutti i modi, senza essere circondato solo da campioni. Eppure c’è chi critica in lui mancate qualità che ha ampiamente dimostrato di avere perché anche se domani decidesse di ritirarsi ha scritto già pagine storiche del calcio italiano. Parlano i numeri.
Quindi, Ciro lasciali parlare. Noi ti vogliamo bene non solo per i gol e la loro pregevole fattura ma per quello che dai in campo per la squadra. Le rincorse che fai dal primo al novantesimo, per le migliaia di scatti anche quando la palla sembra imprendibile.
Grazie Immobile, comunque vada sei nella storia e nel cuore della Lazio.
Dico una cosa che non condivido però se la sua esplosione fosse avvenuta in una squadra del nord sicuramente avrebbe ricevuto più rispetto da parte dei media
In realtà non era necessario neanche rispondere. Non meritano proprio considerazione 🙂
Ma i forti chi sarebbero?