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A mente calda, il social media manager del BVB sembra avere una faccia da passato prossimo

Roma, De Rossi

Con gli stadi chiusi, si sfogano a mente calda su Twitter le gioie e i dolori calcistici dei match della Lazio. E noi ve li raccontiamo.

Se gli stadi sono chiusi e anche i locali dopo l’orario della merenda non offrono più ristoro, dove altro sfogare le proprie emozioni per un match della Lazio? Sui social naturalmente. E i cinguettii, più di ogni altro mezzo, sono perfetti per partecipare, a mente calda, alla grande discussione virtuale dove tutti hanno sempre ragione.

In questa seconda puntata della nostra rubrica vi raccontiamo le reazioni più esilaranti twittate dai tifosi (e non solo) dopo la sfida di Champions di ieri contro il Borussia Dortmund.

…ancora 4 minuti

C’è chi si è goduto lo stop sontuoso di Lazzari su un cambio di gioco offensivo. Chi ha apprezzato la reazione di squadra. E poi c’è “Krudo”, che a mente calda, si esaltato di più per la garra delle aquile, certificata dalle parole sul finale del tecnico dei gialloneri.

In effetti negli ultimi minuti di partita, intorno all’area di rigore dei padroni di casa, sembravano esserci sacchetti di sabbia, mitragliatrici e cavalli di frisia, con i tedeschi disposti ad immolarsi come Enrico “Hummels” Toti pur di salvare il risultato.

La “mano a cuoppo” la devi saper usare

Se c’è una cosa che i tedeschi non impareranno mai, è il senso dell’inopportunità. Perché come sanno scadere loro nell’irritante e nel fastidioso nessuno mai nella storia. Il reparto social media del BVB, al fischio finale lo dimostra twittando questa emoticon.

La cosiddetta “mano a cuoppo” per un non italiano, è di difficile comprensione. Quindi questo uso un po’ a caso nel tweet sa molto di presa in giro. Forse, un vago riferimento stereotipato alla gestualità italica per dire “ma che pensavate di fare?

Stai guardando la tv?

Ma qui interviene l’intuizione di un tifoso, che ha ipotizzato quale geniale figura potrebbe celarsi dietro l’account dei gialloneri

A mente calda, sembra la spiegazione più logica. Anche perché, a quanto pare, capitan passato prossimo non sarebbe stato comunque l’unico dei cugini giallorossi ad aver passato la serata a guardare la banda Inzaghi.

M’avete tolto la zonacaicedità

Quando è entrato, ci abbiamo sperato tutti. Inutile negarlo. Ma purtroppo niente zampata del panterone all’ultimo ieri sera. Non che non ci avesse provato, comunque. È solo che Witsel è stato più attento di Bonucci. Tutto qui.

Chi però ci è rimasto veramente male è Cristiano, che, a mente calda, fa tornare alla memoria alcuni vecchi mantra radiofonici di contestati tempi passati…

 

Qui la puntata precedente:

A mente calda: dopo Lazio – Udinese, “Per” primis rimpiango Jony e Lukaku

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