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Lazio – Juventus, le #Cardopagelle: Caicedo modello per gli aspiranti goleador

Lazio - Spal, Felipe Caicedo

#Cardopagelle di Lazio – Juventus firmate dal direttore Giulio Cardone. Biancocelesti sempre nel segno di Felipe Caicedo.

Reina 6

Poteva fare qualcosa di più sul cross di Cuadrado, poi però non sbaglia nulla. Con i piedi – lanci da rifinitore – e con le mani, a partire dalla punizione di Ronaldo.

Luiz Felipe 7.5

Si permette anche un sombrero da urlo a impreziosire una grande partita. È tornato il vero Ramos. E contro attaccanti formidabili.

Acerbi 6

Posizionato male nell’azione dell’1-0, paradossalmente migliora quando gioca da stopper di sinistra e può aiutare la squadra a spingere con continuità. Ma se la Juve non segna in contropiede, è anche merito del Leone stakanovista.

Radu 6

Rientro importante e convincente dopo oltre un mese in infermeria. Intelligente e concreto.

Marusic 6.5

Nel primo tempo dovrebbe provare più spesso a sfondare per cercare il cross, nella ripresa invece diventa pericoloso con un tiro a giro e un colpo di testa: la Juve lo soffre soprattutto quando si sposta sulla fascia sinistra.

Milinkovic 6.5

Prepara un regalino a Muriqi che non si fa trovare all’appuntamento con il gol. Sembra affaticato ma in realtà cresce con il passare dei minuti: gran lavoro, il suo, nella zona dove tutto si decide.

Cataldi 6.5

Partita tatticamente complicata, interpretata con intelligenza da Danilo, bravo a impostare il fraseggio. Inevitabile, per lui che non è Leiva, soffrire in fase di non possesso. Sacrificio e lucidità, complimenti.

Luis Alberto 7

Condizione precaria, giocate eccezionali. Maledettamente penalizzato dall’assenza di Immobile, non trova la rifinitura giusta ma lavora benissimo mille palloni. Ispirato e stanco, è lui a far giocare bene la Lazio.

Fares 5

Forse la sua peggiore partita da quando è alla Lazio: perde il duello con Cuadrado e sbaglia i cross. Speriamo sia solo una questione di fatica dopo tante gare di seguito in condizioni non ottimali.

Correa 7

Primo tempo farraginoso, nella ripresa però iniziative pericolose fino all’ultima, quella trasformata in oro da Caicedone nostro. Ci fa arrabbiare quando è poco concreto e aggressivo, ma deve restare in campo sempre perché in ogni momento può inventare la giocata decisiva. Sì, anche al 95’, in “zona Caicedo”.

Muriqi 5

Non mi è piaciuto nelle due occasioni sotto porta che ha avuto. In particolare sull’assist di Milinkovic, doveva intuirlo prima e farsi trovare pronto. Tanta corsa, d’accordo, ma deve iniziare a concretizzare. Alla Lazio servono i suoi gol, soprattutto quando manca Immobile. E invece il digiuno continua. Non lo aiuta, è vero, il gioco della squadra, più portata al fraseggio e allo sfondamento per vie centrali che al cross.

Caicedo 9

Una palla giocabile, un gol. Io non ho più parole per elogiarlo. La sua lucidità da killer implacabile quando la partita è ormai finita va considerata un modello per gli aspiranti goleador. Da amare senza remore.

Lazzari 6

Niente di memorabile, ma una spinta costante che alla lunga contribuisce a sfiancare la difesa juventina. Rientro importante.

Hoedt 6

Divide con Acerbi e Luiz Felipe il merito di aver protetto la porta di Reina di fronte alle pericolose ripartenze bianconere. E contro Morata non era facile.

Akpa Akpro 7.5

Ammonizione a parte, 20 minuti da incorniciare. Ogni pallone lo gioca benissimo, facendo la cosa giusta in tutte le circostanze, in entrambe le fasi. Finora, il miglior acquisto della Lazio.

Pereira 6

Ragazzo, devi alzare di più questi palloni nei calci piazzati. Ma dimostra personalità perché entra bene in partita e partecipa da protagonista agli assalti finali.

Inzaghi 8

Ancora una volta, la sua banda di pirati si affida al capo nella tempesta e l’arrembaggio riesce. Piano partita coraggiosissimo: affrontare la Juve con una formazione così sbilanciata, senza mediani, può sembrare da incoscienti o da presuntuosi. Invece Simone sa di guidare una squadra ormai consapevole della propria forza, che ha un’identità precisa ed è in grado di dimostrare le sue doti anche contro i campioni d’Italia. Solo applausi, anche per i cambi di nuovo perfetti. Giusto gestire Caicedo così, quando i difensori sono più affaticati e il Panterone può piazzare la zampata vincente.

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3 anni fa

E pensare che doveva andare via

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3 anni fa

Meno male che è rimasto altrimenti chi ci avrebbe fatto passare momenti così belli ??

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3 anni fa

Uno che mette lo stesso voto a Marusic e a Milinkovic, è meglio che si dedichi all’hokey su prato

Mauro
Mauro
3 anni fa

Grande AkAk

Alberto Mulè
Alberto Mulè
3 anni fa

…perfetta, come sempre!

Pietro
Pietro
3 anni fa

L importanza di acerbi va al di là delle giocate che fa. È fondamentale, dovrebbe patire tutte le partite da 7,5

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