Punizione sotto l’incrocio come nella finale Primavera del 2013. Cataldi chiude a meraviglia il proprio cerchio regalando un altro trofeo alla Lazio.
Danilo Cataldi ieri sera ha chiuso a meraviglia un cerchio iniziato nel 2013. Il 9 giugno per la precisione, quando nella finale del campionato Primavera segnò su punizione il gol del vantaggio contro l’Atalanta. Una palla insaccata sotto l’incrocio che aprì le marcature (3-0 il finale, fu addirittura doppietta per lui), come ieri invece le ha chiuse, mettendo il punto esclamativo sulla Supercoppa.
Dopo quel gol, la sua storia con l’aquila sul petto ha vissuto alti e bassi. Lui, col lavoro e il sacrificio, a testa bassa, senza mai andare fuori dalle righe, ha saputo resistere nelle difficoltà e ritagliarsi il suo spazio, facendosi trovare sempre pronto all’occorrenza. E quella traiettoria di destro sparata sotto l’incrocio nella notte di Ryad, proprio perché molto simile alla rete di sei anni fa, è in qualche modo simbolo della sua consacrazione in biancoceleste.