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Lotta scudetto, panchine a confronto: perché l’Inter sì e la Lazio no?

Lazio - Napoli, Caicedo nel pre partita: "Vogliamo continuare così"

Confrontando le panchine delle prime tre in classifica non sembra esserci motivo di considerare solo l’Inter e non la Lazio in lotta per lo scudetto.

Ve lo ricordate quest’estate il dibattito sulla rosa corta? Mesi di calciomercato a discutere sulla necessità di acquistare sostituti adeguati in tutti i reparti. Tutti convinti che le altre avevano panchine più lunghe. Che erano più attrezzate. Ecco, ad oggi resta solo da constatare che le lunghissime rose di Napoli, Roma, Atalanta e Milan, tutte arrivate sopra l’anno scorso, sono dietro. Di parecchio, pure. La Lazio è terza e addirittura inizia a circolare, tra il serio e il faceto, ma con insistenza, la parola scudetto.

Un tabù che molti non osano pronunciare. Una suggestione su cui scherzare. Eppure, tra goliardia e scaramanzia, tra voli pindarici e piedi per terra, aleggia latente la sensazione che qualcosa non torni. Ma davvero il sogno di lottare per il titolo fino alla fine è solo una battuta strillata al microfono in una serata natalizia? La banda Inzaghi è veramente meno attrezzata come si dice?

Il confronto con la panchina dell’Inter

Nella diatriba agostana alla fine hanno prevalso i rosacortisti. Non tanto nel senso numerico, visto che in lista per la serie A ci sono 26 calciatori, quanto per quello qualitativo. Eppure i dati della stagione fino a oggi non avvalorano affatto una simile opinione così drastica. Specialmente se confrontati con quelli dell’Inter, cioè una delle ipotetiche concorrenti per il tricolore.

Guardando l’impiego dei giocatori, si scopre che Inzaghi ha attinto parecchio da tutte le risorse a sua disposizione. Esattamente come Conte, che di uomini in rosa ne ha soltanto uno in più (27). Dei 23 giocatori di movimento biancocelesti solo il giovane Armini non è mai sceso in campo quest’anno. Proprio come il coetaneo nerazzurro Pirola.

Con scarso utilizzo, per motivi diversi, ci sono poi André Anderson, Jordan Lukaku e Valon Berisha. Allo stesso modo, tra i meneghini si contano sulle dita di una mano le presenze di Federico Di Marco, Andrea Ranocchia e Lucien Agoumé. Anche l’ex ct della Nazionale, perciò, ha dimostrato di puntare su un blocco fisso di 13-14 titolarissimi, cui aggiungere qualche rincalzo. O almeno così doveva essere in teoria. Visto che gli infortuni concomitanti di Gagliardini, Sensi, Barella, Asamoah, Sanchez e Candreva non gli hanno consentito di effettuare sistematiche rotazioni. Scientifico invece il turn over di Simoncino da inizio stagione tra coppa e campionato.

Difficile credere, va ammesso, che la Lazio avrebbe potuto tenere lo stesso ritmo con un centrocampo così falcidiato. Ma è solo lì che il confronto tra le panchine va a favore dei milanesi. In difesa, infatti, entrambe le formazioni contano su pilastri inamovibili alle spalle dei quali si alternano gli altri comprimari. 6 presenze per Bastos, 7 per Bastoni e 2 sia per il già citato Ranocchia, sia per Vavro. Si aggiungono D’Ambrosio da una parte e Patric dall’altra come jolly difensivi per la fascia e per il centro destra. Sugli esterni ci sono Lazaro e Jony. Due delusioni di eguale livello fino a questo momento. Almeno il secondo però ha azzeccato il cross per Caicedo a Cagliari lunedì scorso.

Discorso identico in attacco, se non perfino migliore per la Lazio. Tra i titolari, il duo Immobile-Correa sta prevalendo nettamente su Lukaku-Lautaro (23 a 18 il conto dei gol). Alle loro spalle, il panterone biancoceleste ha risolto 3 delle 4 partite in cui ha segnato, mentre Politano è ancora a secco. Non giudicabili Adekanye ed Esposito.

Come si vede, quindi, tutto questo divario tra le rose e le panchine in termini numerici e qualitativi non c’è. O almeno non è così marcato. Lo stesso tipo di paragone, per contro, non è nemmeno immaginabile con la Juventus. I bianconeri hanno una rosa così lunga e di qualità che possono permettersi di tenere in tribuna Mario Mandzukic. Sulla carta non c’è partita, inutile illudersi. Vinceranno il 9° titolo di fila. Ma intanto all’Olimpico hanno preso 3 gol, mentre a San Siro 3 punti. E allora perché solo l’Inter e non la Lazio avrebbe titolo quanto meno per provare a lottare con la Juventus fino a maggio?

 

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Lazio, Tare e Caicedo: il dubbio tra essere cauti e folli. Voi come vi sentite?

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4 anni fa

grande panterone

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4 anni fa

Per me lo rivince la Juventus

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4 anni fa

l’Inter ha tre squadre? ??‍♀️

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4 anni fa

Perché Inter ha tre squadre la Lazio mezza

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4 anni fa

Va bene l’entusiasmo ma continuare a parlare di scudetto fa solo male sia alla Lazio che ai tifosi.

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