Lotito, dopo la vittoria di sabato sera contro la Juventus il presidente biancoceleste è intervenuto durante la trasmissione di Pardo
Le parole di Claudio Lotito, presidente della Lazio, a Tiki Taka:
La vittoria sulla Juventus:
“La squadra però ha una condizione atletico-agonistica molto buona e un gruppo compatto, spero mantenga questo profilo. Le partite si vincono con umiltà, sacrificio, determinazione e furore agonistico. Ieri siamo stati determinati fino alla fine. Gli episodi arbitrali? Mi rimetto al giudizio degli arbitri: l’ho sempre fatto e lo faccio anche stasera”.
Credete allo Scudetto?
“Non facciamo voli pindarici, non ci appartengono. Il nostro schema è semplice: partita dopo partita, con quelle prerogative di cui parlavo prima. Soprattutto la compattezza e la coesione che dallo spogliatoio passa fino alla società e ai tifosi, che sono davvero il dodicesimo uomo in campo. Anche con la Juve abbiamo avuto un sostegno importante. Vero anche che la società si impegna in termini di iniziative. Da anni voglio unire sport e cultura, ed avevamo esposti quadri ed opere d’arte allo stadio”.
Il calciomercato:
“Rinforzare la squadra non può significare svilire le qualità dei giocatori che abbiamo. Prendo ad esempio Correa, Caicedo e anche altri. Soprattutto i giocatori stranieri non si adattano facilmente, serve un periodo di assestamento. Luis Alberto oggi viene osannato da tutti, ma prima veniva criticato. Dopo 15 anni di presidenza alla Lazio penso di aver acquisito un minimo d’esperienza basata su logiche diverse. Basta vedere alcune squadre che, nonostante l’organico, non hanno raggiunto buoni risultati. La società è sempre pronta e sempre lo sarà. Ma bisogna fare le cose che servono, non facciamo la collezione delle figurine Panini. Ci si porrà il problema”.
Il valore di Milinkovic:
Non stiamo al supermercato che paghi uno e prendi due. Milinkovic è un patrimonio della società che sta bene dove sta, nessuno l’ha messo mai in vendita”
Lo stadio:
“Abbiamo messo la squadra in condizione d’avere un centro avveniristico che ha contribuito a formare lo spirito di appartenenza. Io ho sempre fatto da apripista per tutte le situazioni. Quelle che io prospettati quindici anni fa sarebbe stato di gran vantaggio per la città. Parliamo di un progetto che aveva una stazione ferroviaria interna, uno svincolo stradale e un approdo via fiume”.
Le parole del presidente non fanno una piega e si sa esprimere molto bene nel bene e nel male ha sempre messo la faccia soprattutto quando le cose non andavano bene e penso sia così anche se le cose cambiassero godiamoci questo momento forza Lazio sempre e comunque
Lui no te invece quando te ne vai?
Io farei qualcosa per la panchina…
Serve un esterno che possa dare il cambio a Lulic…