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Lazio Women, coach Tesse a SLL: “Sarebbe stupendo arrivare in Serie A”

Lazio Women, ottima prestazione delle ragazze contro il F. Mozzecane
Lazio Women, contro il Fortitudo sfida tra tecnica e fisicità

Lazio Women, abbiamo intervistato l’allenatrice Manuela Tesse: ecco cosa ci ha raccontato sulla stagione delle biancocelesti

In attesa della prossima partita della Lazio Women in casa della Fortitudo Mozzecane (14 aprile), noi di Sololalazio.it abbiamo intervistato in esclusiva coach Manuela Tesse. Approdata sulla panchina biancoceleste ormai due stagioni fa, l’allenatrice ha portato le aquile a disputare la Serie B a girone unico nella stagione corrente.

Questo infatti è il primo anno nel quale il campionato cadetto è organizzato in un unico girone nazionale a 12 squadre, a differenza degli anni passati a quattro gironi. La riforma di questo campionato avrebbe potuto creare delle difficoltà alla giovanissima squadra della Lazio Women, nata appena nel 2015. Ecco cosa ci ha raccontato Manuela Tesse.

Coach, ci racconti quali erano gli obiettivi di inizio anno delle nostre ragazze?

“Essendoci affacciate al calcio femminile da poco, erano quelli di avere qualche posizione in più in classifica, mantenere la categoria e migliorare anno dopo anno per competere ai livelli più alti”.

Quali potevano essere le maggiori difficoltà derivanti dalla riforma del campionato nazionale di Serie B?

“Logicamente, se si va a vedere il panorama dei campionati scorsi o anche quelli attuali dell’eccellenza, i gironi del Sud comprendono squadre più deboli, e quando vai ad affrontare formazioni del Nord bisogna fare i conti anche con la differenza fisica. La Lazio Women esiste nel calcio femminile dal 2015 e prima del mio arrivo era reduce da due settimi posti. Lo scorso anno con le stesse ragazze abbiamo raggiunto il secondo posto, quindi il potenziale per lavorare c’è”.

Coach, ormai la fine del campionato è vicina, è già possibile trarre un bilancio di questa stagione? L’obiettivo di inizio anno è raggiunto?

“Si rischiano ancora i play out dovendo affrontare Fortitudo Mozzecane, Inter, Empoli Ladies e Lady Granata Cittadella (rispettivamente la quarta, la prima, la seconda e la sesta forza di Serie B, ndi). L’ultima in casa con la Cittadella dovrebbe essere quella più alla nostra portata, anche se quest’anno abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte a livello di gioco”.

“Non so quale sarà il mio futuro nella prossima stagione, ma spero che la Lazio possa continuare a crescere. Secondo me ci sono grandi potenzialità e nei prossimi anni sarebbe stupendo avere un derby nel campionato di Serie A“.

Il prossimo 14 aprile affronterete in trasferta la Fortitudo Mozzecane. Qual è l’animo in casa Lazio, considerando anche la necessità di riscattare la recente sconfitta con il Ravenna?

“Quest’anno le due sconfitte (andata e ritorno) con il Ravenna sono arrivate dopo errori tecnici individuali, ma a livello di gioco siamo state presenti. All’andata con la Mozzecane abbiamo perso 2-0 con il secondo gol sullo scadere della partita. Abbiamo giocato per due tempi nella loro porzione di campo e abbiamo preso un gol subito a inizio match. Quindi spero vivamente di potermela giocare come all’andata alla pari“.

Ci racconti le ragazze da un punto di vista di squadra, sono un gruppo affiatato?

“La squadra rispetto allo scorso anno ha avuto diversi innesti, per cui i primi quattro mesi sono stati necessari per amalgamare il gruppo. Oltretutto qualche ragazza proveniva dalla Roma. Adesso le ragazze vanno tutte d’accordo, l’unico problema è l’inesperienza. Sono tutte ragazze che lavorano e giocano per passione, bisognerà lavorare anche su questo se si vorrà andare avanti“.

Il 24 marzo Juventus Women-Fiorentina ha fatto il record di pubblico, con 39mila persone presenti all’Allianz Stadium. Secondo lei, quale impulso può dare questa affluenza al movimento e alla crescita d’interesse per il calcio femminile?

“Per una squadra di club non era mai successo e solo la Juventus ha saputo fare una cosa del genere. Devo dire che hanno fatto una bellissima cosa e sono stati agevolati dal fatto che la squadra maschile non giocasse in casa e ci fosse anche la pausa delle nazionali. Per chi non conosce il calcio femminile, solo in Italia succedono queste cose. In tutta Europa il calcio femminile è seguito e si riempiono gli stadi“.

L’Atletico Madrid la settimana scorsa ha giocato con il Barcellona di fronte a 63mila persone. Quando giocavo io, scendevamo in campo di fronte a 80mila persone. Quando ho vinto il mio primo scudetto in Sardegna, giocavamo di fronte a 10mila persone. Bisogna investire. Se invece le squadre professionistiche si sentono ancora obbligate dalla Federazione ad avere anche una squadra femminile, allora si è già perso in partenza. Bisogna capire se le squadre si sentono ancora obbligate oppure se hanno voglia di investire“.

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5 anni fa

Sono bellissime queste laziale

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5 anni fa

Se la società maschile non investe purtroppo non si andrà mai avanti?

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