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Impressioni Accardo: “Tre punti d’orgoglio in una settimana da Lazio”

Una settimana da Lazio, in cui è successo di tutto. Le dimissioni di Sarri, l’ingaggio di Tudor, l’ignobile aggressione a Immobile, il presidente Lotito che confessa a beneficio di camera che l’allenatore sarebbe stato tradito non si sa bene da chi. Insomma di tutto e di più, tanto che la partita di stasera sarebbe potuta sembrare una formalità, il trascurabile punto di intersezione tra un prima e un poi. Invece si è vista una delle Lazio più gagliarde dell’anno, che ha vinto meritatamente al netto delle solite amnesie difensive. Una vittoria che avrebbe potuto essere anche più rotonda se Lazzari, Kamada e Castellanos non avessero sperperato una serie di contropiede micidiali, e se il portiere del Frosinone non si fosse trasformato in Spiderman davanti a un Luis Alberto già pronto a esultare.
Una settimana di sturm und drang, dunque lazialissima, giustamente suggellata dalla presentazione alla libreria Feltrinelli di Viale Libia a Roma del nuovo libro di Guy Chiappaventi sulla Lazio più bella di sempre, quella del primo scudetto, intitolato 12 maggio – 50 anni dopo, alla presenza dei reduci di quell’evento inciso per sempre nel cuore di ogni laziale: Giancarlo Oddi, Sergio Petrelli, Luigi Martini e il figlio di Tommaso Maestrelli, Massimo. Un libro che fa il paio con Due bambini e un sogno, uscito poche settimane fa e scritto dal direttore di questo sito, Giulio Cardone, insieme al suddetto Maestrelli e a Marco Patucchi.
Tornando all’oggi, che dire? Una Lazio divertente come raramente si è visto quest’anno, almeno nell’ultima ora di gioco. Quasi a corroborare la tesi di quanti hanno sostenuto che, per una serie di cause tutte da dimostrare, ormai la squadra di Sarri fosse paralizzata da una pesantezza asfittica. Diciamoci la verità: salvo che nella seconda metà della prima sfida col Napoli, e nel match contro il Sassuolo e in pochissime altre occasioni quest’anno si è visto il gioco stile PlayStation ammirato fino a giugno. Abbiamo invece troppo spesso subito le trame rattrappite di una squadra contratta, impaurita e vulnerabile. Eppure si trattava della stessa compagine che appena dieci mesi fa aveva conquistato il secondo opposto in Serie A, il diritto a disputare la Champions League e la Supercoppa formato Riad; avvicendando soltanto il distratto Sergej dello scorso anno col più azzeccato dei nuovi acquisti, Guendouzi. Dunque? Che dire? C’è stato davvero il tradimento rivelato al Tg1 dal presidente, si è trattato di una crisi di rigetto ai severi dettami del Comandante, un calo fisiologico dopo un “miracolo” (Sarri dixit), che ha montato troppe teste? Boh! Ai passeri l’ardua sentenza. Oggi si è vinto, ed è stato bello; per come lo si è fatto e perché questi tre punti ci permettono di sperare ancora nella qualificazione alla prossima Europa League, e soprattutto ci impediscono di affrontare la pausa della Nazionale sull’orlo di una crisi di nervi.
Ora tocca e Tudor, che si dice sia stato preso per agitare bastone e carota; e che pare pratichi il 3-4-2-1 (o 3-4-1-2) Se così fosse, ecco la mia personalissima formazione: Provedel; Patric, Romagnoli, Gila; Anderson, Guendouzi, Rovella; Zaccagni; Alberto; Immobile, Castellanos. A disposizione: Mandas; Marusic, Casale, Hysaj; Lazzari, Vecino, Cataldi, Pellegrini; Kamada; Isaksen, Pedro.
PS: Comunque la si pensi, grazie di cuore Comandante, per i quattro derby su sei; per la tua Lazialità mai di maniera ma davvero sentita; per aver cercato di imporre un salto di qualità che passasse per il bel gioco. Per la tua schiettezza impavida da “faccia di cazzo”, per dirla con le tue parole. Non ti meritavi una campagna acquisti così deludente, delle prestazioni così svogliate, e quei fischi ingenerosi durante la partita contro l’Udinese. Tu che avresti giurato amore eterno a questa piazza difficile che ti aveva fatto diventare uno di noi.

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Fabrix
Fabrix
1 mese fa

Capisco che talora l’attività del ‘pompiere’ come si diceva quando ero ragazzo sia necessaria e utile, tuttavia la situazione attuale richiede un’analisi critica che sia coraggiosa. Smorziamo i toni si, ma diciamo le cose come stanno: un caos creato ad arte dalla società per finalità che esulano dal calcio. Mi ricorda da vicino la vicenda dei ‘furbetti del quartierino’

Ruggero
Ruggero
1 mese fa

Tutto ok eh????
Le dichiarazioni di quel verme del tuo presidente passano sotto tono eh?
Quando Immobile segnava montagne di gol con Caicedo e Inzaghi andava bene,adesso dopo che ha smontato tutto di proposito,dopo che Ciro con l’età è calato ,lo denigra così Ciro ci resta male ,il progetto del miserabile è ripetere l’operazione milinkovic così lui incassa e sistema le sue cose.
Perché la Lazio si è indebitata di nuovo con lo stato,perché IRPEF non è stata pagata,questo dovete dire ai tifosi che amano la Lazio

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