Il primo match di Serie A dopo la terza sosta di campionato, l’ultima prima di quella di marzo. Era anche la prima di una serie di gare dove la Lazio era chiamata a fare bottino pieno per risalire la classifica. Purtroppo, alla prima occasione, contro una Salernitana ultima in classifica e senza Ochoa e Dia, è arrivata una sconfitta inaspettata e molto grave.
PRIMO TEMPO – Dopo un inizio di gara senza emozioni, il primo tiro in porta del match è arrivato dal tiro dalla distanza di Bohinen al 23′, che ha colpito la traversa. Poi al 26′ Felipe Anderson è arrivato vicino al gol, ma il suo mancino è stato deviato in maniera decisiva da Gyomber in angolo. Al 43′ la Lazio è passata in vantaggio su calcio di rigore, col gol numero 199 in Serie A (100 in trasferta) realizzato da Immobile.
SECONDO TEMPO – La prima azione pericolosa della ripresa è stato il gol del pareggio della Salernitana di Kastanos, realizzato al 54′. Poi Candreva si è divorato la rete del vantaggio della Salernitana al 58′, con una parata provvidenziale di piede di Provedel. Al minuto successivo, è stato Zaccagni a sbagliare il gol del vantaggio, su assist di Felipe Anderson, facendosi pure male al ginocchio nel tentativo di colpire bene la palla in allungo. Al 66′ con un tiro potente dalla lunga distanza, Candreva ha portato in vantaggio la Salernitana. Al 79′ il tiro pericoloso di Maggiore, dal limite dell’area, è stato deviato provvidenzialmente dalla difesa biancoceleste.
SI RICOMINCIA – Questa ennesima disfatta è la prova definitiva del fatto che il ‘germe’ di cui ha parlato Sarri la scorsa stagione è ancora dentro lo spogliatoio e non c’è verso di eliminarlo. Di conseguenza, la Lazio corre il rischio concreto di buttare un’intera stagione già a dicembre.
Incoraggiante articolo . Forse il germe dipende dai mancati rinnovi contrattuali?
Penosi, manco Teresa di Calcutta ci può salvare