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Lazio, Mica mi sta bene: Quel dilemma sull’obiettività…

Mica...mi sta bene

Dilemma: s. m. [dal lat. dilemma -ătis – Forma di argomentazione, nella quale si stabilisce, in generale, un’alternativa tra due ipotesi, da ciascuna delle quali deriva la conseguenza, affermativa o negativa, che si vuol dimostrare: proporre, risolvere un dilemma.

Il dilemma che mi tedia in questo lunedì mattina quasi primaverile è semplicissimo da argomentare; basterebbe mettere insieme i pezzettini della gara della Roma contro la Sampdoria, per capire meglio da che parte far pendere l’ago della bilancia.

Non parlo della vittoria – purtroppo scontata – quanto dell’atteggiamento generale di pubblico, squadra e allenatore.

 

I primi – dopo due settimane di consultazione ai piani alti – non sono neppure riusciti a citare correttamente l’Amleto di Shakespeare. Bastava scrivere “essere o non essere” su Google e avreste avuto l’opera integrale con tanto di spiegazione, ma eravate troppo impegnati a raccogliere i biglietti omaggio per i vostri sold-out.

Non contenti dell’ennesima figura barbina, iniziano a intonare dei cori poco eleganti ad indirizzo di Dejan Stankovic. Anche lui, come Pedro, risponde nel modo più elegante possibile: ringrazia, sorride e compatisce.

 

La squadra si adopera per tutta la gara in falli da macellaio di quarta categoria, consci del fatto che l’arbitro non solo non li avrebbe sanzionati, ma avrebbe anche esplulso un giocatore blucerchiato a caso, tanto per non fare torto a nessuno.

 

Il mister – da bravo paravento qual è – si lancia sul palcoscenico del circo in equilibrio tra un orologio e una scarpa da sponsorizzare (sempre in manette, si intende) e fa un gesto osannato dalla stampa mondiale: zittisce la curva che insulta Stankovic.

 

Lodevole da parte sua, per carità, non fosse per il fatto che non lo fa certo per vergogna, quanto per evitare l’ennesimo provvedimento disciplinare dell’anno (Josè, perché non puntare al record? Potrebbe essere carino. Magari vi danno un cactus a fine stagione, chissà…)

 

Veniamo al dilemma – però – altrimenti mi perdo in discorsi futili:

Essere o non essere obiettivi?

 

Nelle ultime due settimane, dopo il derby vinto (mi piace ricordarlo), siamo stati oggetto di comunicati, tweet di condanna, esorcismi e frustate in pubblica piazza per aver lasciato entrare allo stadio un tifoso con una maglia oscena. L’antisemitismo è una piaga, non solo nella curva laziale – sebbene sembra che i nostalgici siano tutti lì – e va condannata, fermamente. Sempre.

Questa mattina mi aspettavo di vedere i medesimi personaggi – colleghi, politici, esponenti di comunità, generici benpensanti – condannare fermamente i cori della curva sud.

Ovviamente, se escludiamo qualche timido tweet, il silenzio più totale. Roba che neppure il 27 maggio 2013.

 

Posso essere ragionevolmente indignata io, per una volta? Non si può amplificare un comportamento deplorevole solo quando proviene dal settore che decidete voi, arbitrariamente. Zingaro, negro o ebreo sono insulti di natura razzista e vanno condannati sempre. Tra l’altro, giusto per dare un paio di informazioni storiche a chi le ha dimenticate (?); nei campi di concentramento c’erano anche i nomadi. E hanno subito tanto quanto tutti gli altri, vivendo una delle pagine peggiori della storia.

Perché nessuno sale in cattedra a condannare, oggi? Dove siete finiti?

 

Se vi si fa notare come l’ago della vostra bilancia sia rotto, avete anche il coraggio di tacciarci di malafede o di ignorarci, come se non esistessimo. C’è un muro che divide la comunicazione tra una sponda e l’altra del Tevere ed è vergognoso. Lo è per chi – come me – è lontanissimo da qualsivoglia forma di razzismo. E anche per chi crede ancora che l’informazione dovrebbe essere sempre obiettiva. Raccontare i fatti, non le opinioni. Il fatto è che il razzismo è razzismo. Ed è sempre merda. Da qualsiasi angolazione, curva o settore lo si guardi.

 

Essere o non essere obiettivi? Questo è il dilemma.

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lamberto
lamberto
1 anno fa

E ‘sempre molto piacevole ed estremamente interessante leggerti, A mio giudizio la tua prosa ( mi sia concesso chiamarla cosi ) ha essenzialmente un elemento , determinato dalla coerenza , e cio’ è mostrato anche in precedenti scritti , ovvero , l’equilibrlo,,,,,,,,,,,,,ed il tutto integrato ad una grande Fede. la nostra , ovvero , di quelli che per primi hanno esibito a Roma quel prodotto d’oltre Manica chiamato football ………. , mentre , i tanti di quel potere di parte , ovvero gli appartenenti ad una recidiva maggioranza , mandano in onda un tele-servizio sul gol di Turone e non sui rigori sbagliati in una finale di Coppa dei Campioni………..Complimenti per cio’ che scrivi. Lamberto François . Lazio Club Milano.

Fabrix
Fabrix
1 anno fa

Ma voi non avete compreso i goliardici: chiamavano mamma, sti affannati mentali

Val
Val
1 anno fa

Ma quello che voleva denunciare tutta la curva nord dopo il derby, ora farà la stessa cosa col “sordaut” riommico e denuncerà l’intero Olimpico per i cori contro Stankovic?

Aquila 68
Aquila 68
1 anno fa

Sei anni di serie B ( quando molti di voi non erano nati) per presunte scommesse gestite da un fruttarolo e da un oste con arresto spettacolare all’Adriatico di Pescara dei pericolosi latitanti in maglia bianco celeste (solo i laziali non i pescaresi), poi assolti dalla giustizia ordinaria perché ” il fatto non sussiste”. Un campionato di serie b rubato per una rete bucata nel 1962. Uno scudetto rubato dal Milan nel 1999 , basta solo il gol di Vieri annullato ( altro che Turone). Non parliamo dello scandalo del 1915 che tanto oramai hanno insabbiato nonostante gli sforzi dell’avv. Mignogna. Dall’altra parte: rolex agli arbitri, falsi in bilancio con gli juventini ( puniti solo loro, per ora…), fideiussione falsa per iscrizione al campionato 1999/2000 ( guarda caso poi vinto), valigetta piena di soldi ( più escort in albergo) per l’arbitro della semifinale champions ( col Dundee non col Bayern). Niente. Intoccabili. Tempo perso lamentarsene. Il solo modo per farli rosicare è rispondere sul campo.

ASRM
ASRM
1 anno fa
Reply to  Aquila 68

Dimentichi la telefonata di Mazzini a Prade’ e la partita venduta , per ammissione dei protagonisti della stessa, alla juve nel campionato 72/ 73. Senza dimenticare che negli anni 80 , i primi nomi che uscirono , riguardo il calcio scommesse, furono quelli di alcuni giocatori della roma che, stranamente, vennero ceduti immediatamente. Come andarano le cose lo sappiamo tutti…

Aquila 68
Aquila 68
1 anno fa
Reply to  ASRM

Hai ragione. Mi perdonerai, avevo quattro anni…forse sarebbe stato meglio non acquisire consapevolezza. Dovremmo andare in champions solo per farli rosicare a sti falliti

Ruggero
Ruggero
1 anno fa
Reply to  Aquila 68

Ti sei dimenticato il loro primo scudetto,tutte le squadre italiane avevano i loro giocatori al fronte,loro tutti imboscati al Celio ,sono da sempre una squadra STATALE,se la Juve avesse avuto i loro aiuti e la loro protezione (e dico la Juve)…..avrebbe ora 60 scudetti

Settimio
Settimio
1 anno fa
Reply to  Ruggero

Perchè l’ultimo scudetto che hanno vinto cambiando le regole da due a tre stranieri in corso della stagione a sette partite dalla fine ,proprio contro la Juve con gol di Nakakata…..sempre coperto ed aiutati ma sono sromanisti per questo non vincono,Coatti,Somari e poveracci

lamberto
lamberto
1 anno fa
Reply to  Ruggero

………….Caro e saggio Ruggero , beh , non tutte le squadre italiane avevano i loro giocatori al fronte , ma richiamati alle armi , negli anni 40 , quello si , e , soprattutto , al Nord disagi in quanto impossibilitati a effettuare i dovuti allenamenti e poi sirene d’allarme e bombardamenti , fame ecc. ecc. .I protetti dal Regime , ovvero l’A,S.roma ( minuscolo….) invece erano aquartierati nella tranquilla Caserma di S.Francesco a Ripa , a Trastevere , come finti bersaglieri ( anche l’anziano albanese KRIEZIU , era un bersagliere…..) E ci sono prove con foto ……Pertanto va sfatata la leggenda metropolitana del merito di uno scudetto vinto per i favori avuti dal Regime , ma un bell’aiuto , quello si….e cio’ va detto per la signorinilita” che contraddistingue noi LAZIALI……..Lamberto Lazio Club Milano.

ASRM
ASRM
1 anno fa
Reply to  lamberto

Beh, caro Lamberto, quelli che descrivi sono aiuti determinanti,aiuti che fanno la differenza

lamberto
lamberto
1 anno fa
Reply to  ASRM

Caro ASRM ti seguo con interesse ed ho la fortuna di avere ancora una buona lucidita’ di memoria su eventi vissuti e mi è agevole in quanto ho novant’anni suonati……… La mia lazialita’ risale agli anni 50 , quando Sentimenti IV° , in mancanza di elementi prefabbricati per la barriera sui calci di punizione in allenamento sul mitico campo della Rondinella , ci disponeva , noi allievi , in barriera quando tirava quel bestione di Gulesin Sukru………………..

ASRM
ASRM
1 anno fa
Reply to  lamberto

Complimenti per la tua lucidità e ,aggiungerei, per la tua signorilità ed educazione. Un vero LAZIALE

lamberto
lamberto
1 anno fa
Reply to  ASRM

Grazieee. ed Auguri di grande affetto a tutti i Laziali e consentitemi questa prosa che ‘ come direbbe Nino Manfredi : è robba ‘ de’cultura… ” Qui a Milano , Milanisti ed Interisti so’ LOMBARDI e sono fieri d’esser tali……………..Mo’ tu vajelo a spiega’ a li cuggini che prima d’esse romanisti so’ lazziali……

Ruggero
Ruggero
1 anno fa
Reply to  lamberto

Grazie per aver precisato e in pratica confermato quello che mi diceva mio papà (per lui e per i miei nonni sono LAZIALE),ho sbagliato magari a scrivere frontre….resta il fatto che loro coperti dal regime potevano allenarsi tutti insieme,gli altri no e mi diceva anche(sempre mio papà) che alcuni ragazzi delle altre squadre molte volte non arrivavano a fine partita perchè alimentati malissimo(all’epoca non c’erano sostituzioni) giusto?
Auguri di Buona Pasqua Lamberto
ASRM Daje che prima o poi ci conosceremo……
Avanti Lazio

lamberto
lamberto
1 anno fa
Reply to  Ruggero

Verissimo Caro Ruggero , bella lucidita’ anche la tua e ricordi cari del tuo amatissimo Papa’ da cui hai ereditato la grande dote di Lazialita’ I miei sono ricordi dei miei zii , amici di Ferrari IV° della Fortitudo , ma costoro , pur romanisti , rappresentavano una rarita’ nel denunciare questi fatti in quanto erano sportivissimi e leali……….

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