
Nuovo appuntamento col “Tacco di Socrates” a cura di Sandro Di Loreto
Abitare per essere.
La casa è un concetto che va ben oltre la dimensione física dello Spazio.
La casa è un luogo dove viviamo la nostra dimensione intima, individuale, ma è anche il luogo dove viviamo le nostre relazioni forti, profonde.
In questo senso “abitare” assume il significato del prendersi cura di sé, ma anche cura degli altri, è il luogo degli affetti, dei legami familiari.
Lo stadio è la nostra casa. È il posto dove ci incontriamo, dove ci prendiamo cura della nostra Lazialità, dove ci prendiamo cura della nostra squadra.
Questo ci impone, a volte, di chiudere gli occhi ed aprire il cuore, di perdonare, di amare senza se e senza ma.
Questa squadra ha i suoi limiti, ha le sue lacune, ma è fatta di brave persone, ed a volte ha bisogno di noi. Ha bisogno di un applauso quando la giornata è storta, quando la giocata non riesce, quando la corsa non è fluida, quando la mente non è lucida. Sono in questi momenti che si ha bisogno di sentirsi a casa, protetto, sicuro.
In inglese esistono due parole differenti, house (lo spazio fisico), home (lo spazio sentimentale). Lo stadio è la nostra home, per questo riempiamolo, viviamolo, prendiamone cura amando, sostenendo, comprendendo.
È quando fuori piove e fa freddo che abbiamo il bisogno di sentirci a casa.
