Lettera aperta al presidente della Lazio. È l’ora di regalare un nuovo brivido ai tifosi per riaccendere l’essenza del tifoso innamorato…
Di Sandro Di Loreto
Non siamo obbligati a vivere la vita che abbiamo pianificato per non incontrare la vita che ci sta aspettando.
Caro presidente Lotito, è arrivato il momento di cambiare.
Sono della Lazio, da sempre, e sarò della Lazio, per sempre. Ho vissuto epoche tenebrose, ho vissuto tempi luminosi. In questo questo viaggio sono stato illuso, tradito, amato, rispettato. Ho vinto e perso, ho cantato e pianto, ho sognato sogni immensi ed ho vissuto gioie immense. Sono caduto e mi sono rialzato.
Le do atto, presidente, di avermi dato fin qui una Lazio che non ha mai perso la dignità, una vita tranquilla e qualche vittoria, una indimenticabile.
Quello che non mi ha mai dato è un’idea di domani, è il guardare al di là e sentire un brivido, provare una speranza. Le sue “solide realtà” sono importanti, ma non alimentano la mia intima essenza di tifoso innamorato: la speranza.
È ora di cambiare, presidente, cercare nuove sinergie, nuove opportunità, nuove strade. In un mondo diverso si devono percorrere strade diverse, per trasformare sentieri sicuri in autostrade veloci, e se non si è in grado di cambiare è onorevole lasciare, per offrire nuovi orizzonti. Calleri, come lei, ci salvò, ci risollevò, ci restituí il nostro posto e poi lasciò il passo a chi aveva forze nuove, più importanti, perché vivere non significa essere vivo, ma scrivere la nostra storia.
Leggi qui i numeri precedenti del Tacco di Socrates:
Questi articoli mi fanno ridere . I sogni, le discese ardite, le risalite…….Abbiamo a che fare con un tizio che ha un salvadanaio al posto del cuore e noi ci approcciamo con la poesia. Ma ci siete o ci fate?
Ci sono
Appelli destinati a cadere nel vuoto cosmico
Gabriele Sbordoni
Sandro l’età e la lontananza ti ha cambiato,non se ne può più ,se non si cambia perdiamo tutto amore e i nostri figli non andranno allo stadio,andranno al mare…..
Chiedo scusa ma quando leggo “caro presidente ” mi salgono i conati di vomito
le lettere cominciano cosi, come le facile cominciano con c’era una volta. A volte si puó essere gentíli per chiedere Di Andare via
No mi dispiace ma non si può essere gentili con chi , da 18 anni, ti prende in giro, è arrogante , usa la Lazio esclusivamente per i propri interessi fregandonese di tutto e di tutti calpestando la passione di migliaia di tifosi! Non si può essere gentili con chi ha svuotato lo stadio , allontanando le vecchie e ( peggio ancora) le nuove generazioni! Non si può essere gentili con chi , sta distruggendo il futuro di della MIA Lazio! Per motivi di spazio mi fermo qui voglio solo aggiungere che la MIA Lazio e i laziali la dignità l’hanno sempre avuta e non è certo questo equivoco personaggio che ce l’ha mantenuta. E pensare che per qualche vittoria è stato anche insignito del premio lazialita’ …vero Di Loreto?
Asrm,bravo (mi viene voglia di conoscerti,hai scritto quello che volevo scrivere io,io sono uno di quelli,la mia famiglia anche,mi sono stufato,non ce la faccio più a sentire chi giustifica chi per lavorare vende l’anima al diavolo senza dignità,chi difende l’indifendibile,io non andrò mai più allo stadio (ma anche familiari ed amici la pensano cosi,non tutti ma la maggior parte)per me la Lazio era una condizione di vita,orgoglio di appartenenza,qundo giocavo con la Nazionale Italiana(Un altro sport) avevo sempre con me la sciarpa e la Bandiera della Lazio che ho portato in tutto il Mondo,oggi non riesco neanche ad esultare per un nostro gol,perchè esultare se resterà fine a se stesso,senza un futuro,senza un programma,senzqa un sogno,senza un obiettivo,oggi i giornalisti non vogliono parlare del problema e girano i discorsi su Sarri per non prendere in mano la situazione ed affrontarlo perchè hanno paura che poi li fa chiudere,perchè è ammanicato,malvagio e protetto,basta cosi tanto non cambierà nulla e lui resterà solo a riempire le sue tasche insieme a Tare e voi poveri fessi dietro ad applaudire un qualcosa che non esiste più.
L’unica cosa che mi conforta è che non AVRA mai tutto l’amore che hanno avuto chi lo ha preceduto.
Sandro ricirdati Lazio Vicenza e la trasferta di Napoli per gli spareggi,QUANTO AMORE C’ERA.
Oggi il massimo che si chiede è fare Chiarezza ahahahahahahaha
Probabilmente, di vista, già ci conosciamo .Hai fatto bene a sottolineare la passione e l’amore del periodo degli spareggi. I c..j..i che pensano di prenderci in giro per gli anni in b,mi fanno tenerezza perché non hanno ancora capito che , per noi, sono ricordi di amore di passione di trasferte di massa e record di presenze all’Olimpico! E chissenefrega se qualcuno stava vivendo il periodo migliore della loro squallida esistenza,noi eravamo la Lazio! Dove é finito tutto questo!?
Stà bbono coi brividi… che se te legge quello riprende Vavro e lo impone titolare fisso al centro della difesa… poi oltre ai brividi attenzione pure alle coronarie! 🤣