Vediamo insieme i giudizi ai protagonisti di Lazio – Juventus: i biancocelesti sono la squadra più bella d’Italia e adesso possono sognare l’impensabile
Le mie pagelle di Lazio – Juventus.
Strakosha 7
Quando vede Dybala, si esalta. Bella la prima parata, meravigliosa e decisiva la seconda. Una mezza incertezza con i piedi, ma stasera è da 7 e basta. Portiere all’altezza di questa grande Lazio, anche per come ha saputo farsi scivolare addosso giudizi e pregiudizi.
Luiz Felipe 7.5
Ma che gol hai fatto, Ramos mio? Da centravanti puro. Diranno che potevi fare di più sulla rete di CR7, gli risponderemo che il tuo gol è stato il più importante della serata: avessimo chiuso il primo tempo sullo 0-1, questa partita non la stravincevi mai. È la serata della tua svolta definitiva, deve esserlo.
Acerbi 6.5
Incerto sul gol juventino, sbaglia un paio di palloni tremendi nella ripresa. Ma sono gocce in un mare dove naviga da comandante e leader, con letture intelligenti e disimpegni decisivi. Leone, che soddisfazione battere la Juve, eh?
Radu 6.5
Forse esce troppo presto sull’azione del gol loro, ma poi non sbaglia più nulla in difesa e quando avanza fa sempre cose interessanti, cross compresi. Bravo Inzaghi a ricucire il rapporto tra lui e la Lazio, l’estate scorsa, quando aveva scriteriatamente pensato di andar via. Hai rimosso, vero Stefan? Solo applausi.
Lazzari 7.5
La freccia che avvelena la Juve e ci dà brividi costanti, bellissimi. Non lo fermano mai, la fascia è sua, la Signora deve inchinarsi a questo Speedy Gonzalez immarcabile: il suo scatto Bolt fa espellere Cuadrado, mossa decisiva per la vittoria.
Milinkovic 9
Battere la Juve con un gol così è il sogno di una carriera, a prescindere dal momento del campionato. Scatto, stop di destro, diagonale di sinistro: il tutto contro De Ligt, non uno qualsiasi, e con eleganza commovente. Questo gol è la sintesi del centrocampista moderno. Prestazione definitiva: è un fuoriclasse, punto. Senza prezzo.
Leiva 7.5
Mi alzo sul seggiolino nel mio posto nella tribuna stampa dell’Olimpico e scrivo la pagella così, in piedi, piegato sulla tastiera. È l’omaggio a un giocatore fantastico, vero equilibratore della squadra. Se la Lazio gioca così bene, è merito di Mezzasquadra che copre, cuce, rilancia. Un playmaker moderno con spirito da antico guerriero. Semplicemente straordinario.
Luis Alberto 8
Dal nulla, il gol. È questo il suo slogan. Quando tutto è fermo, lui crea il movimento, e il movimento è vita. Il direttore d’orchestra che esalta i solisti. “Io parto, tanto con Luis Alberto so che la palla arriva”, ha detto alla fine Milinkovic. Questo è il Toque, un genio assoluto.
Lulic 6.5
Cuadrado lo mette in difficoltà sul piano della velocità, ma si sapeva. Solo che il capitano mille polmoni non arretra di un centimetro e fa tante giocare utili, in entrambe le fasi. C’è un ragazzino lì sulla fascia, si chiama Senad Lulic. Ormai oltre la leggenda del 26 maggio, giocatore prezioso della Lazio meravigliosamente immersa nel presente, perfino stanca di guardarsi indietro. Là davanti, invece, c’è tutto un mondo da scoprire.
Correa 7
Provate a prenderlo. Quando parte, ciao a tutti: tecnica, potenza, velocità. Speravo segnasse lui il 3-1 dopo quella bella cavalcata solitaria, ma va bene così. Sei uno spettacolo, Tucu.
Immobile 6
Poche storie: se la Lazio ha vinto, è anche merito suo. La sintesi è nell’applauso frenetico e il coro emozionante che gli dedica l’Olimpico laziale quando esce. Ha sbagliato un rigore, la serie è interrotta, ma è umano, pensate un po’: può sbagliare, addirittura. E resta King Ciro, sempre.
Caicedo 7.5
La sua offerta speciale: due palloni toccati, un gol. Quello della sicurezza, di prepotenza, per abbattere definitivamente un tabù lungo 16 anni (dal 2003 la Lazio non batteva la Juve in casa in campionato). Grande Panterone, grandissimo.
Parolo 6.5
Entra al posto di Luis Alberto per dare una mano là in mezzo a Leiva: svolge il suo compito alla grande, da innamorato di Lazio e leader del gruppo.
Cataldi 6
Pochi minuti, giocati con la massima concentrazione. Giusto che abbia partecipato alla festa. Ma senza distrarsi neanche un attimo.
Inzaghi 10
Riesce dove finora avevano fallito tutti i suoi colleghi: battere i campioni. La tattica di aspettare – senza pressing – e ripartire si rivela vincente, nonostante qualche errorino in fase difensiva. Ma l’altra fase, quella offensiva, è devastante e l’ha creata lui. È diventato un guru: perfetti anche i cambi, da Parolo a Caicedo. Se la Lazio è la squadra più bella d’Italia e adesso può sognare l’impensabile, vuol dire che sta facendo un lavoro fantastico. Ora però dev’essere bravo a contenere l’euforia e guidare i suoi pirati con umiltà, intelligenza e lucidità. Saprà farlo, ne sono convinto. Intanto complimenti Simone.
Sempre lazio
Che Goduriaaaa!!!! Grande Lazio ???
Massimiliano Campanile sei proprio laziale.
Strepitosi…meravigliosi…grande Lazio
Super bonus di questi laziali vai ombre
Complimenti alla Lazio.
Da romanista devo di…..proprio bravi!!!!
Scudetto sicuro?
LAZIO MAGNIFICAAA …
TUTTI HANNO GIOCATO CON UNA MENTALITÀ VINCENTE
GRANDI GRANDI GRANDI
???❤❤❤❤❤❤❤???
Meritano tutti 10 stavolta gran gioco di squadra ?
Mai contestato Inzaghi, contesto da sempre la campagna acquisti (se così possiamo definirla). Insisto nel dire che per fare il salto serve un difensore molto forte da affiancare ad acerbi e in centrale di centrocampo difensivo. Spero che non ci si infortuni da qui a fine stagione perché i sostituti non sono di livello eccelso.Paradossalmente l’eventuale biscotto in Europa League tra Cluji e Rangers potrebbe agevolarci nella corsa alla Champions.
Come recita la “nostra canzone” E poi ancora amor per te. Lazio ti voglio bene!! ?
Solo per dire che Luis Alberto mi ricorda il grande Rivera
grande complimento eh…;)
Rimaniamo con i piedi per terra…
LA LAZIO D’INZAGHI,NON DI TARE E LOTITO. L’UNICO ACQUISTO NUOVO IN CAMPO ERA LAZZARI,VOLUTO DALLO STESSO TECNICO. I FLOP DELL’ALBANESE,TUTTI IN PANCHINA. GRAZIE SIMONE,CI HAI REGALATO UNA SERATA DA SBALLO.