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Lazio Women, Santoro: “Questa maglia è tutto, è il vero salto di qualità”

Lazio Women, secondo posto in classifica e aria di promozione

Domenica 27 ottobre tornerà la Lazio Women. In attesa della sfida contro il Napoli, Lazio Style Radio ha intervistato Martina Santoro

La Lazio Women è pronta a tornare sul campo d’erba dopo la lunga sosta della Serie B.

Nell’ultima partita giocata per la prima fase della Coppa Italia lo scorso 29 settembre, le ragazze di Seleman incontravano il Napoli. Domenica prossima l’avversario saranno ancora una volta le partenopee.

Martina Santoro, difensore veterano della Lazio Women, è intervenuta ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste per avvicinarci al match di domenica prossima.

Il 27 ottobre vi aspetta di nuovo il Napoli, dove avete perso in Coppa prima della sosta: che partita sarà?

“Il 4-1 subito in Coppa non è stato veritiero, ma frutto di una partita sbagliata.

Sono state brave a sfruttare la loro superiorità fisica e ad approfittare dei nostri errori.

Giocare a Napoli poi non è mai facile ma noi siamo una squadra tecnica e se riusciamo a metterla su quel piano possiamo giocarcela con chiunque”

“Quest’anno siamo partite bene, battendo anche una big come il Chievo Fortitudo, che è candidata alla promozione finale.

Questo significa che giocando con la testa non abbiamo limiti. La Coppa Italia è sicuramente importante ma il nostro obiettivo è fare bene in campionato lavorando a fari spenti.

Ora andiamo incontro a un mese pieno con partite importanti, fra i quali i due derby con la Roma CF. Non li vinciamo da un po’, è tempo di cambiare rotta“.

Seleman ha preso il posto di Manuela Tesse in panchina: quali sono le differenze tra i due?

“Il mister lo conoscevo perché lo avevo già avuto come allenatore. Ci tratta da professioniste, insieme al suo staff si dedica completamente a noi. Cura i dettagli, è molto preparato.

Questo non toglie che anche lo scorso eravamo messe bene in panchina, con la Tesse. Essere allenata da lei è stato un privilegio, è una vincente. Ci ha trasmesso intensità e mentalità, e grazie a lei abbiamo fatto un salto di qualità nella testa”.

Ti ispiri a qualche giocatore della Lazio di Inzaghi?

Mi rivedo molto in Radu e Lulic, due che hanno messo da parte la propria carriera per la Lazio. Questa maglia è tutto, hanno capito che il vero salto di qualità è quello di giocare in biancoceleste“.

Cosa fai quando non giochi?

“Il calcio ci porta via tanto tempo, tra allenamenti e partite. Fuori dal campo gestisco una tavola calda in centro a Roma insieme a mia sorella. Abbiamo i doveri dei professionisti senza le loro stesse agevolazioni, fisicamente diventa un dispendio di energie enorme: non è facile tornare in nottata dopo una trasferta e il giorno dopo andare a lavorare”.

“Il professionismo nel calcio femminile permetterebbe di alzare il livello di tutto il movimento, ci aiuterebbe a concentrarci al 100% sul calcio giocato, senza pensare ad altro. Qualcosa si sta muovendo, spero che venga emanata una legge il prima possibile”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

L’emozione più grande sarebbe quella di portare la Lazio in Serie A, nessun’altra cosa al mondo potrebbe eguagliarla. Ovviamente spero anche di esordire con la maglia della Nazionale, ma tutto arriverà di conseguenza con il lavoro sul campo”.

 

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