
Ciro Immobile, intercettato a bordo campo a fine partita da Sky Sport ha commentato la rimonta compiuta dalla Lazio.
Dopo un primo tempo impalpabile ha trascinato la squadra al pareggio con due rigori trasformati. L’ultimo a tempo quasi scaduto. Ciro Immobile ai microfoni di Sky Sport ha commentato così la rimonta compiuta dalla Lazio:
“Questa vale come una vittoria, ci prendiamo il secondo tempo e la reazione. Recuperare tre gol ti da una scintilla in più, ma è inaccettabile il primo tempo giocato in quel modo, da parte di tutti. Sapevamo che l’Atalanta era una grande squadra. Dovremmo giocare sempre come il secondo tempo. Non sappiamo come ma ci dobbiamo riuscire.
A fine primo tempo ci sono state poche parole nello spogliatoio. Sapevamo, ci guardavamo negli occhi, non c’era da tenere la testa bassa, ma da alzarla. Guardaci dentro perché stavamo facendo pena. Siamo rientrati motivati come dovevamo esserlo nel primo tempo. È stato bravo il mister a tenerci tranquilli, non c’era bisogno di alzare la voce.
Questa deve essere la Lazio. Abbinare tecnica e tattica al carattere. Puoi stare sul campo anche 10 ore ad allenarti, ma alla fine se non ci metti la voglia… La cattiveria non si allena, i più vecchi devo trascinare i più giovani”.
9 gol in 8 giornate per Immobile. 10 gol in 9 partite stagionali, 11 su 11 compresa la Nazionale. Ma quello di oggi, ammette Ciro in chiusura di intervista, è stato davvero pesantissimo:
“Non ce la faccio più a tirare i rigori al novantesimo: perdo anni di vita. Questo era pensate, perché era un peccato non agguantare il pari al novantesimo. La squadra lo meritava”.
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