Il rigore sbagliato da Joaquin Correa in Bologna – Lazio ha attirato molte critiche nei suoi confronti. Ma lui aveva una ragione particolare per calciarlo – di Giulio Cardone e Stefano Fiori
Si è incaricato di calciare quel rigore, avrebbe voluto regalare i tre punti alla Lazio. E tornare a segnare, mettere fine a un digiuno di oltre 40 giorni. Ma Joaquin Correa dovrà rimandare questo desiderio, il pallone stampato sulla traversa del Dall’Ara ha ricacciato in gola l’urlo di gioia suo e di tutti i tifosi biancocelesti.
In molti si sono interrogati sul perché si sia presentato proprio lui dal dischetto, l’unico penalty battuto in carriera risaliva al 2017 e non era stato un successo. Nel post partita di Bologna, Simone Inzaghi ha spiegato: “I rigori li sbaglia chi li calcia. Dopo Immobile, i rigoristi sono Luis Alberto, lui e Jony. Il Tucu voleva questa responsabilità, è stato giusto farglielo tirare”.
Anche l’amico Ciro Immobile ha chiesto di non criticare l’errore del compagno di squadra: “Non gettiamogli la croce addosso”.
Quel gol da dedicare alla nonna
Correa aveva una voglia matta di segnare, di poter esultare. Soprattutto in un periodo molto delicato per lui: gli errori davanti alla porta, il problema muscolare in Lazio – Genoa. Nulla però in confronto a un dolore che l’ha colpito da vicinissimo: la scomparsa della nonna amatissima, lo scorso 26 settembre.
Il Tucu avrebbe voluto dedicarle la rete: ci ha provato contro il Genoa, ma il fastidio all’adduttore si è rivelato un ostacolo poco compassionevole. Col Rennes è rimasto a riposo, la sfida con il Bologna si presentava come l’occasione giusta. Ecco perché – è il retroscena raccolto da noi di Sololalazio.it – ha chiesto e ottenuto di incaricarsi del rigore.
Di fronte a motivazioni del genere, è stato impossibile – per un altro suo amico vero come Luis Alberto – far valere qualsiasi tipo di gerarchia. È andata male, Joaquin ha centrato la traversa. Ma la caccia al gol continuerà e il numero 11 tornerà a far gioire i tifosi biancocelesti. Con le braccia verso il cielo, a salutare la nonna.
Il prossimo magari quando siamo in vantaggio! ?
Un motivo in più per non batterlo lui che già è di suo poco freddo sotto porta..infatti non ce l’ho con lui ma con inzaghi che doveva designare luis e con lui che non ha avuto le palle di levare il pallone a correa