Lazio, il portavoce del club interviene sul caso della gag durante “La notte degli Oscar” e sulla visita di Virginia Raggi a Formello.
In casa Lazio non c’è solo la sfida con il Milan a tenere banco. Tra la notizia della prossima visita privata di Virginia Raggi a Formello e la polemica sulla “gag” durante “La notte degli Oscar”, gli argomenti sono tanti.
Il caso delle battute su Sky
Proprio su questi temi, è intervenuto a Lazio Style Radio 89.3 Arturo Diaconale. Il portavoce del club biancoceleste è partito dalla polemica legata a quanto avvenuto nello studio di Sky:
“Quando la Lazio è nata nel 1900, a Piazza della Libertà non pascolavano le pecore ma si parlava un romano aulico: a pochi metri di distanza c’era la casa di Trilussa, tifoso laziale. Chi prende in giro la Lazio in questo modo, vuole dire che non conosce la storia”.
Diaconale poi prosegue:
“Non solo: la nostra è una società quotata in Borsa, oltre a essere una delle maggiori società europee, e certi scherzi possono apparire come un danno di immagine. I responsabili di certe emittenti prestino attenzioni a quello che si dice e ai toni in cui si dice”.
Il portavoce biancoceleste conclude il suo ragionamento:
“Alla vigilia di un derby, dovremmo stare attenti a creare un clima sereno e disteso, per far sì che tutto avvenga nel clima più sereno possibile”.
La visita della sindaca Raggi
Arturo Diaconale ha poi affrontato la questione della visita di Virginia Raggi nella nuova sede della Roma, annunciando che l’intenzione della Lazio sarà quella di organizzare una visita ufficiale e non privata:
“In realtà già prima (dell’inaugurazione della sede giallorossa, ndr), era stata programmata una visita ufficiosa della sindaca Raggi a Formello per consegnare una maglia a suo figlio. Ma per non alimentare polemiche prima del derby, credo sia opportuno annullare questa visita in via ufficiosa e che sia più giusto fissare una visita ufficiale per la ristrutturazione del centro sportivo a Formello”.
Diaconale completa il suo discorso:
“L’invito sarà l’occasione per riproporre la realizzazione dello Stadio delle Aquile. Se va avanti quello della Roma, deve andare avanti anche il nostro. Ma vogliamo avanzare anche un’altra proposta, quella della realizzazione di un busto del fondatore, Luigi Bigiarelli, in Piazza della Libertà”.
Ma non ce ne importa più niente mica siamo peperoni.
Non ci interessa più ora. La Lazio dovrebbe farsene una ragione questi comportamenti se non altro ci fanno capire chi sono e dove sono! La società dovrebbe essere capace a difendersi e prendere le distanze in ogni ambito ed in ogni modo!