Lazio, le parole di Sarri nel post gara.

Maurizio Sarri, dopo la pesante vittoria ottenuta contro il Midtjylland, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue dichiarazioni: “Era importante vincere perché è un girone che si decide all’ultima gara. CI siamo messi in una condizione di vantaggio, ma ora dobbiamo pensare alla gara di domenica. Stasera abbiamo preso gol per nostro errore, cioè per un concorso di colpe. Fortunatamente il contraccolpo è durato poco. Ptevamo vincere con più gol di scarto. Queste 7 partite in 21 di questo periodo sono pericolose dal punto di vista degli infortuni. A me piacerebbe non essere condizionato da questo. Cancellieri? Ha giocato bene, soprattutto da esterno perché ancora gli serve tempo per adattarsi. Anche Marcos (Antonio) ha giocato bene, con personalità e palleggio. Luka (Romero) è entrato assatanato e mi piace quando uno entra così determinato. E’ sempre arrapato. E’ bello allenarlo”.

Il tecnico della Lazio è intervenuto anche ai microfoni di Sky:

“La partita ce la siamo complicata da soli prendendo il primo gol, ma la relazione tra palle gol e reti segnate è bassa, quindi era una partita che si poteva risolvere e chiudere molto prima. La produzione offensiva comunque è stata buona. Cancellieri è giovane e stasera per me ha fatto bene, meglio da esterno che da centravanti, ma è normale visto che ha sempre giocato lì in carriera. Mi è piaciuto molto anche Marcos Antonio. Sul primo gol c’è un concorso di colpe, anche con il terreno, non è facile per noi uscire da dietro. Lui però ha gestito bene, con pulizia, moltissimi palloni e ha dimostrato grande proprietà di palleggio. Sono abbastanza soddisfatto della prestazione della squadra, a livello di occasioni però la partita era da vincere 4-1. Vecino è un giocatore totale. A me piacciono gli specialisti di un ruolo, ma lui ha tutto: aggressività, dinamismo, tempi di inserimento. Ero contento quando c’è stata la possibilità che venissime. La squadra si diverte come me in allenamento. I giocatori si rendono diponibili, quindi mi dà gusto allenarli. Abbiamo buone qualità tecniche e quando riusciamo a esprimerle siamo belli da vedere. Forse è vero che Sergej è il miglior d’Italia, ma a lui non va detto. Lo si può pensare, ma io gli faccio pochi complimenti perché so che lui può fare molto di più“.