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Lazio, Pedro: “Felice di essere venuto qui. Sarri mi ha assicurato che vuole vincere”

Lazio, le parole di Pedro nella conferenza stampa pre gara alla vigilia della sfida europea contro il Midtjylland.

Dopo l’intervento di mister Sarri, ha parlato Pedro in conferenza stampa per presentare la impegnativa gara casalinga di Europa League, che si disputerà domani alle 18:45 contro i danesi del Midtjylland.

Il terreno dell’Olimpico può condizionare negativamente? Hai vinto 25 trofei, siete cresciuti a livello di mentalità?

“Come ha detto il mister, non è la stessa cosa giocare la palla qui come a Bergamo contro l’Atalanta. Lì il campo era perfetto. Questo può condizionarci un po’. Penso che abbiamo fatto un passo in avanti in termini mentalità e abbiamo capito meglio cosa vuole il mister. In più sono arrivato giocatori importanti in estate. Ora stiamo giocando bene e con una fiducia molto alta, in termini di personalità. Siamo più forti e più solidi, come dicono i risultati che stiamo facendo ultimamente”.

Il mister del Midtjylland ti ha allenato nelle giovanili del Barcellona. Cosa pensi di lui?

“Il mister del Midtjylland è una bella persona. Lo conosco bene perché dirigeva e coordinava la cantera del Barcellona ed è bravo. Ha anche dei bravi giocatori, ma domani dobbiamo vincere e dobbiamo andare avanti in Europa League”

Ti ha convinto il tridente senza Immobile?

“Ciro (Immobile) è molto importante per noi, peccato che non possa essere con noi, ma noi 5 (attaccanti) faremo di tutto per aiutare la squadra. Felipe è stato molto bravo contro l’Atalanta. Immobile attacca molto la porta, Felipe gioca di più la palla, ma stiamo facendo bene come vuole il mister, anche se nessuno di noi è Ciro e la sua mancanza si sentirà comunque”

Come consigli i giovani Romero e Cancellieri? Ci pensi ancora alla Nazionale, anche se non ci giochi più dal 2017?

“Riguardo alla Nazionale, io sono tanti anni che non ci vado perciò la vedo difficile per il Mondiale e Luis Enrique sta facendo bene così con i nuovi giovani che sta chiamando, anche se naturalmente non chiudo la porta. Luka (Romero) e Matteo stanno imparando molto in allenamento. Hanno una buona mentalità anche se non giocano molto, ma, continuando a lavorare bene, alla fine avranno le occasioni dal nostro allenatore”.

Cosa hai imparato qui alla Lazio?

“Sempre si impara sempre qualcosa ovunque si va. La mia ambizione è sempre quella di vincere ed è il motivo per cui sono venuto alla Lazio. Sarri mi ha assicurato che anche lui voleva vincere qui e sono venuto per questo. La Lazio ha vinto dei trofei e io cerco sempre queste sfide. Si lavora sempre per migliorare. Cerco sempre, in qualsiasi momento, di dare il mio contributo per vincere”

Milinkovic poteva fare il titolare al Barca quando c’eri tu lì?

“Sinceramente è difficile (ride ndr). Sergej è forte e ha anche un bel tiro dalla distanza. E’ molto completo. Certo però che, con giocatori come Xavi, Iniesta e Busquets, anche talenti come Thiago Alcantara sono dovuti andare via. Questo non significa che uno non sia forte”.

Hai parlato con la società per il rinnovo?

“Ancora non ho parlato col presidente e con Igli perché ancora non è il momento di parlarne, è troppo presto. Però qui sto bene ed è stato speciale venire qui”

Che ambiente hai trovato alla Lazio? Sei rimasto in contatto con gli ex compagni del Barca, magari gli hai consigliato di venire qui?

“Coi giocatori del Barca parlo sempre perché sono miei amici, ma per loro è chiaramente difficile lasciare il Barca. Io invece sono felice di essere venuto qui. Per questo penso che è speciale anche per la tifoseria che ha. Il club è molto familiare e per questo si sta bene qui”.

Come si spiega la sconfitta dell’andata col Midtjylland?

“La sconfitta col Midtjylland dell’andata non si spiega perché sono cose che capitano, soprattutto quando cominciano male. In Europa sappiamo che è così perché ci sono ritmi diversi e gli errori si pagano di più rispetto al campionato: tutti giocano al 200%. Quella volta, la partita l’abbiamo iniziata male, stavolta speriamo di no”.

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