Caso tamponi, dopo quasi un anno dall’apertura dell’inchiesta la vicenda è arrivata alla conclusione: Lotito rischia di perdere ogni carica federale
L’ultimo atto di una lunga vicenda.
Alle 15, presso il Salone d’Onore del Coni, il Collegio di Garanzia si riunirà a sezioni unite per analizzare i ricorsi presentati dai biancocelesti sul caso dei tamponi. In secondo grado di giudizio, ad aprile, il presidente Lotito venne inibito per 12 mesi, così come i due medici del club, Rodia e Pulcini, mentre la Lazio è stata multata con 200 mila euro. Pene più severe rispetto a quelle emesse in primo grado a fine marzo: 7 erano i mesi di Lotito mentre 150 mila euro la multa al club.
Oggi la Lazio avrà l’ultima occasione per cambiare le carte in tavola. Lo spera il presidente Lotito che Lotito perderebbe ogni tipo di carica federale se dovessero essere confermati i 12 mesi di squalifica. Il regolamento lo prevede per chi, negli ultimi 10 anni, accumula più di 12 mesi di squalifica (Lotito arriverebbe a 14).
Il legale della Figc è Giancarlo Viglione, mentre a presiedere il Collegio di Garanzia del Coni sarà Franco Frattini, due volte Ministro degli esteri nei governi Berlusconi, e già presidente del Collegio che il 12 maggio si espresse sulla partita fantasma Lazio-Torino dando ragione ai granata. Il professore Attilio Zimatore relazionerà la giuria sulla posizione di Lotito, mentre la professoressa Laura Santoro informerà su quella dei medici. A difendere la Lazio l’avvocato Gentile e l’ex giudice costituzionale, Romano Vaccarella, già interpellato a Formello per Lazio-Torino.