I numeri di Udinese – Lazio sorridono ai biancocelesti, ma occhio alla squadra di Gotti in striscia positiva da 5 turni.
Di Daniele Caroleo
Inutile negarlo: la sconfitta nella partita di andata, contro l’Udinese, brucia ancora parecchio. Un 3 a 1, allo Stadio Olimpico, che ha consentito alla squadra di Gotti di rilanciarsi ulteriormente in campionato, per uscire dalle parti basse della classifica; mentre per la Lazio c’è stato il brusco stop (uno dei tanti di questa stagione), dopo una serie di buoni risultati inanellati di seguito, tra Champions League e Serie A.
Quello dello scorso novembre, inoltre, è stato il primo successo del tecnico dei friulani, Gotti, nel confronto diretto con Simone Inzaghi (nei precedenti 2, Simone aveva ottenuto 1 vittoria ed 1 pareggio), mentre l’allenatore biancoceleste è andato incontro alla sua prima sconfitta in carriera contro l’Udinese (nei precedenti 8 confronti c’erano state ben 7 vittorie ed 1 solo pareggio). Tutto sommato, però, negli scontri diretti tra le due squadre, il bilancio complessivo resta comunque positivo per i biancocelesti: in 83 confronti, la Lazio ha avuto la meglio 38 volte, a fronte delle 25 vittorie dei bianconeri e dei 20 pareggi.
La trasferta alla Dacia Arena resta comunque, e senza alcun dubbio, molto ostica. La squadra di mister Gotti, infatti, viene da 5 risultati utili consecutivi (2 vittorie casalinghe e 3 pareggi esterni). Inoltre, negli ultimi 3 impegni sul proprio terreno di gioco ha sempre vinto senza subire alcuna rete e tra le mura amiche non perde dal 10 gennaio scorso (2-1 a contro il Napoli).
Dal canto suo, la Lazio arriva a questa sfida dopo la sofferta, ma importantissima, vittoria casalinga contro il Crotone (3 a 2), ma deve fare i conti con tutta una serie di fattori importantissimi, che stanno condizionando, e non poco, la sua stagione. In primis c’è la questione di Ciro Immobile, che non segna da ben 5 partite consecutive (6, se consideriamo anche la sfida di andata di Champions League contro il Bayern Monaco). La scarpa d’oro, a riposo mercoledì nella trasferta in terra germanica, deve ritrovare la condizione e la via del gol. C’è poi la situazione difensiva: con le 37 reti incassate fino ad ora, infatti, la Lazio ha già quasi raggiunto quanto subito in tutta la stagione scorsa (42), quando conquistò il quarto posto e l’accesso alla massima competizione continentale per club. Se guardiamo le prime 7 in classifica, però, la difesa della squadra di Inzaghi non è certamente la peggiore, ma il divario è molto ampio se si confronta invece la differenza reti (un desolante +5): in pratica, quindi, è vero che la Lazio sta subendo tanto, ma è anche vero che non segna più come prima.
E questo lo si deduce facilmente anche dagli ultimi risultati ottenuti: dopo il filotto di inizio anno, infatti, la Lazio ha segnato appena 3 gol in 4 partite (senza considerare i 3 contro il Crotone), vincendone solo 1 di misura (contro la Sampdoria) e perdendone 3 malamente (contro Inter, Bologna e Juventus), subendo nel contempo ben 8 reti (più le 2 in casa contro la formazione calabrese all’ultimo turno).
Che sia una questione fisica (questa stagione, in realtà, numeri alla mano, è particolare un po’ per tutte le squadre) o mentale (immaginiamo che anche i fattori esterni, come il tanto pompato “caso tamponi” possano influire, e non poco, sulla serenità dell’ambiente), non possiamo affermarlo con certezza. Quel che è certo è che bisogna fare necessariamente qualcosa per invertire questa tendenza.
Vedremo in quel di Udine cosa accadrà…