Con gli stadi chiusi, si sfogano a mente calda su Twitter le gioie e i dolori calcistici dei match della Lazio. E noi ve li raccontiamo.
La Lazio batte il Napoli e a mente calda la voglia di festeggiare questo evento è incontenibile. La seconda vittoria casalinga della stagione in Serie A viene accompagnata da un tripudio su Twitter.
C’è chi, in evidente crisi d’astinenza da serate in discoteca, vorrebbe un dj set di Gigi D’Agostino. Magari per remixare vecchi cori improvvisati in curva.
PO POPOROPO QUESTA DOPPIETTA È PER BAKAYOKO #LazioNapoli pic.twitter.com/ZygLJY5xB0
— Ⓜ️?️✖️8️⃣8️⃣3️⃣ (@Max_883) December 20, 2020
Attenzione però a non esagerare. È vero che i locali sono chiusi. Ma in quelli virtuali, dove la social-consumazione – che ti obbliga a postare la tua opinione a tutti i costi – è obbligatoria, tra un brindisi alla salute di Immobile e uno a Luis Alberto, finire a scrivere messaggi sui i gomiti è un attimo.
#LazioNapoli meno male che abbiamo beccato un Napoli sotto tono. Non mi è piaciuta la #Lazio, nel gioco e nell’impegno.
— Massimiliano Torneo (@m_torneo) December 20, 2020
Vista offuscata per questo tifoso? Oppure anche lui non si è ancora convinto che stavolta non abbiamo preso gol all’ultimo secondo del primo tempo? Superalo il trauma, Massimiliano: abbiamo vinto, tranquillo. È tutto vero. Possiamo esultare.
Idee confuse
Non per tutti, però, la social-ebbrezza produce gli stessi effetti. A volte capitano perdite di memoria e incredibili scambi di persona.
Non ricordo parate di Ospina #LazioNapoli
— krudo (@krudotw) December 20, 2020
Il miracolo
Nel frattempo, gli uomini di Inzaghi hanno infierito sul popolo di Napoli, già disperato da giorni perché San Gennaro non ha ripetuto il miracolo e il sangue non si è sciolto. In questo 2020 sciagurato, non poteva esserci presagio di sventura peggiore per i partenopei. Dopo essersi già inimicati San Paolo per avergli tolto lo stadio, ora anche il Santo Patrono sembra voltar loro le spalle. Ma qualcuno, a mente calda, forse ha trovato l’inghippo che ha fatto saltare la tradizionale ritualità religiosa…
#lazionapoli pic.twitter.com/iKKtF8dNTr
— LEONE_1983♌️ (@leone_1983) December 20, 2020
Non gli bastavano i palazzi romani del potere calcistico. Claudio Lotito ha messo le sue grinfie anche sulla curia.
Qui per la puntata precedente:
A mente calda: dopo Lazio – Udinese, “Per” primis rimpiango Jony e Lukaku