
C’è preoccupazione tra i tifosi della Lazio per le condizioni di salute del ds della Fiorentina Daniele Pradè. Non si sa se ha dormito stanotte.
Daniele Pradè mette in ansia i laziali. L’incertezza sulle sue condizioni di salute tiene col fiato sospeso i tifosi. I disturbi del sonno di cui di recente ha sofferto il dirigente quando ha incontrato la squadra biancoceleste, si potrebbero essere ripresentati in maniera assai più grave ieri sera, dopo Roma – Fiorentina. E l’assenza di dichiarazioni nel post partita non fa che aumentare la preoccupazione.
I sostenitori della prima squadra della Capitale, infatti, si sentono responsabili delle notti insonni dell’ex direttore sportivo giallorosso, oggi ai Viola. Come noto, le conseguenze della carenza di riposo possono essere anche molto gravi per l’organismo e nessuno degli aquilotti vorrebbe mai avere un tale peso sulla coscienza.
Un mese fa, dopo l’ormai famoso rigore concesso a Caicedo, costato la damnatio memoriae da parte della classe arbitrale all’ecuadoriano, lo stesso Pradè aveva avuto esternazioni furibonde verso l’arbitro Fabbri:
“Gli episodi hanno determinato il corso della sfida – aveva detto ai microfoni di DAZN – Caicedo è stato furbo, non era rigore. Dragowski è infuriato, come lo siamo tutti! Chi riesce ad addormentarsi stanotte? C’è amarezza perché gli episodi ci hanno fatto perdere la partita”.
Memori di ciò, nessuno osa immaginare ieri, dopo il secondo tiro dagli undici metri fischiato da Chiffi a vantaggio della formazione di Fonseca, cosa possa aver passato il ds dei toscani. Sui social la domanda che a gran voce si sono fatti in tanti è stata: “Dormirà stanotte Pradè?“.
Ma stanotte Pradè dorme? #romaFiorentina
— il Conte Talisker ?? (@conte_Talisker) July 26, 2020
Ma #Pradè è riuscito a dormire stanotte? #RomaFiorentina
— Cristiano aka @CBDesign12 (@cristianobtweet) July 27, 2020
Ma Pradè avrà dormito stanotte? #RomaFiorentina
— Alessio (@Ale23Ssio) July 27, 2020
A oltre dodici ore di distanza ancora non c’è una comunicazione ufficiale. E i crucci dei laziali aumentano. Sussiste però un barlume di speranza a cui aggrapparsi. Vista la dinamica dei fatti e alla luce delle modifiche al regolamento introdotte proprio all’inizio di questa stagione, è probabile che in questo lasso di tempo tutta la dirigenza gigliata si stia concentrando su come presentare un possibile ricorso.
Gli atti di contestazione al giudice sportivo devono arrivare entro 24 ore. Perché perdere tempo per dichiarazioni davanti alle telecamere? Il ragionamento fila. Si scoprirà dunque in serata se l’apprensione per le condizioni di Pradè si rivelerà infondata o se, al contrario, sarà necessaria una colletta in Curva Nord per l’acquisto di fiale di melatonina.
