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Lazio, Delio Rossi: “Serve una rosa adeguata per la Champions”

Il mister Delio Rossi, ex Lazio ed ultimo allenatore ad ottenere la qualificazione in Champions dopo Inzaghi, ha espresso la sua opinione a ‘Radio incontro Olympia’ riguardo alla prossima stagione che dovranno affrontare i biancocelesti

Ecco le sue dichiarazioni all’emittente radiofonica laziale: “Serve una rosa adeguata per il progetto che ha in mente la Lazio, da qui a qualche anno. Serve una rosa omogenea per far bella figura in Champion ed essere competitivi in campionato”.

La stagione divisa in due – “Sono due campionati opposti quelli affrontati prima e dopo il lockdown, sono state stravolte le regole, molte squadre non hanno reagito bene. La Lazio non ha fatto benissimo, ma può arrivare terza e quindi stare più tranquilla: lo scenario è difficile, per quanto riguarda le italiane impegnate al momento in Europa, ma è sempre meglio non dipendere dagli altri”.

La Lazio post-lockdown – “Gli infortuni e una rosa con qualche lacuna hanno portato ad una ripresa non brillantissima dei biancocelesti. In questo modo, con 5 cambi e senza che gli altri abbiano più impegni a settimana dovuti alle coppe, ti sei ritrovato in questa situazione”.

La sua Lazio in Champions – “Avevamo fatto un discreto girone e meritavo qualcosa in più. In quell’anno ricordo che la mente dei giocatori era orientata solo in Champions, mai al campionato: questo è un errore delle squadre che non sono abitate a giocarsi la partita della vita il giovedì. Per questo occorre una rosa adeguata”.

Un giocatore da allenare -“Un calciatore che avrei voluto nella mia Lazio è Milinkovic, è il sogno di ogni allenatore: ha tecnica, è forte, ha personalità ed è giovane, quindi ha ancora margini di crescita”.

La ripresa della Lazio – “Dipende dal lavoro svolto, dalle problematiche che magari i giocatori avevano prima, non posso quindi sapere a cosa siano dovuti le difficoltà incontrate dopo lo stop. I problemi mentali non credo ci siano stati”.

L’affetto dei sostenitori laziali – “Vivo ancora a Roma. Sono contento del legame, significa che ho fatto bene e mi fa molto piacere”.

Sulla difesa a 3 di Inzaghi – “Dipende dalla filosofia dell’allenatore. Ognuno di noi ha delle idee con le quali si trova meglio, poi subentrano i giocatori a disposizione. Per me, ad esempio, Mauri è l’incarnazione del trequartista ed è stato una svolta”.

Reparto da rinforzare – “Rispondo in base alla mia idea, ma poi dipende da cosa vogliono il tecnico e la società: per me il punto di forza di questa squadra è il centrocampo, ha qualità e tecnica, è tra i migliori in Italia. Un perno davanti alla difesa va trovato: se vuoi migliorare una squadra, devi partire avendo un’eccellenza in quel ruolo e serve poi una buona alternativa. Occorre un difensore centrale di livello, per dare un cambio a Radu vista l’età. Sul portiere ci sono luci ed ombre: è un giocatore a parte, è un ruolo molto particolare. Strakosha ha margini di crescita, ho molta stima di Grigioni: forse servirebbe il Reina della situazione, che ha caratura internazionale e che fa il secondo ma è di livello”.

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