È la settimana di Igor Tudor alla Lazio. Come scrive Repubblica, l’allenatore croato oggi a Roma per firmare il contratto fino al 2025, con opzione fino al 2026: mercoledì il primo allenamento a Formello, il 30 marzo contro la “sua” Juve l’esordio e poi, già il 2 aprile, altra sfida ai bianconeri, a Torino, per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.
“Insomma non proprio una partenza soft per il successore di Sarri. Sfrutterà la sosta di campionato, Tudor, per (cercare di) incidere subito sul gruppo, cosa che non riusciva più al tecnico toscano”, scrive il quotidiano, che si interroga sul modulo: “A Marsiglia aveva conquistato pubblico e critica, nella stagione 2022-2023, con un 3-4-2-1 moderno, 5 costruttori di gioco e 5 “invasori” come insegnano a Coverciano, una formula che ricordava molto la prima Atalanta di Gasperini in certi meccanismi e che, soprattutto, si adattava perfettamente ai giocatori a disposizione. Però per questa Lazio, abituata da tre anni al 4-3-3, sarebbe una pericolosa rivoluzione, probabile che Tudor aspetti il ritiro di luglio per attuarla, mentre all’inizio l’idea è puntare sul 4-2-3-1, meno lontano dai principi di gioco applicati finora. Con questo sistema, Guendouzi giocherebbe con Rovella (o Vecino o Cataldi) davanti alla difesa. E Luis Alberto agirebbe da trequartista, il ruolo preferito, con Kamada come alternativa”.