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Le Cardopagelle

Lazio – AZ, le Cardopagelle: Milinkovic disastroso, Luis Alberto ha predicato nel deserto

Lazio – AZ, i voti e le pagelle dei biancocelesti a cura del direttore Giulio

Maximiano 5,5

Un gol sul suo palo e uno sotto le gambe, ma non le definirei “papere” vere e proprie. Sul primo è co-responsabile, insieme a Milinkovic, Patric e Lazzari, sul secondo ha solo la colpa di non essere riuscito a fare un miracolo.

Lazzari 5,5

Poco efficace in proiezione offensiva e spesso fuori posizione in ripiegamento: i due assist per il gol dell’AZ sono di Karlsson, che giocava dal suo lato.

Casale 5,5

Perché abbia giocato non si sa, visto che non stava bene. Sul gol del pari poteva essere piazzato meglio, ma non mi sento di addossargli la croce considerando le circostanze e gli errori dei compagni.

Patric 5

Non ci posso pensare che quattro giorni fa non abbia fatto vedere palla a Osimhen e oggi sia andato in difficoltà contro Pavlidis. Prestazione inspiegabile la sua.

Marusic 5

Si propone poco davanti e non si rende molto utile nemmeno nella costruzione dal basso. Anzi il suo rilancio sbagliato mette in difficoltà Milinkovic e Pedro sul gol del 1-2.

Milinkovic 4

Un disastro, sotto tutti i punti di vista. Al di là del pallone perso che ha regalato il pari all’AZ è l’atteggiamento superficiale e la poca convinzione nelle giocate che mi infastidiscono. Da lui mi aspetto ben altro, ma ormai sono 3 mesi (esclusa la sosta-Mondiali) che vengo deluso.

Cataldi 5

Benino – ma nemmeno più di tanto – l’interdizione, in manovra invece è stato praticamente nullo.

Luis Alberto 6,5

Sembrava giocasse un’altra partita rispetto ai compagni. Lui ha provato a disegnare calcio a suo modo, ma ha predicato nel deserto in diversi momenti del match.

Pedro 6

Luci e ombre. Sblocca il match col suo gol da campione, ma poi regala agli avversari il pallone dell’azione del 1-2. In avanti va a folate, con momenti di accelerazione improvvisa e pause in cui scompare dai radar.

Felipe Anderson 5,5

Va bene il sacrificio e la generosità, ma a calcio un attaccante (finto 9, esterno o quel che sia) deve fare gol. Uno si può sbagliare. Quattro, per giunta facili facili, sono un’esagerazione che la Lazio non può permettersi.

Zaccagni 6,5

Il più dinamico e continuo davanti,  Sugawara sulla fascia non lo ha mai preso. Insieme a Luis Alberto salvo anche lui stasera.

Sarri 5

Non ho capito le scelte di formazione. E non è la prima volta quest’anno che resto perplesso. Centrocampo troppo sbilanciato senza mediani, Casale non al meglio preferito a Gila e sempre gli stessi giocatori spremuti fino alla fine, invece di a dare spazio a chi potrebbe avere più fame di mettersi in mostra. Poi certo, se ci mangiamo sei occasioni dentro l’area la colpa della sconfitta non può essere solo sua. Ma la gestione delle (non) rotazioni in rosa resta per me un mistero.

Cancellieri 6-

A Napoli il suo ingresso mi era piaciuto di più. Chissà però se una volta riuscirò a vederlo per qualche minuto in più, per poterlo giudicare meglio…

Vecino 6

Prova a dare il cambio di passo, ma forse la sua presenza serviva di più dall’inizio.

Romagnoli 6

Sul gol del 1-2 non ha colpe. Per il resto, solita garanzia di lucidità.

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