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Lazio, Veron ricorda Mihajlovic: “Mi ha aiutato tanto. Porterò sempre il suo sorriso con me”

La Brujita è intervenuto ai microfoni di Radiosei

Juan Sebastian Veron è intervenuto ai microfoni di Radiosei. Queste le sue parole:

“Ho seguito tutta la malattia di Sinisa in questi anni. Ne ho parlato alcune volte con Stankovic e Mancini per sapere come stesse. Ho scritto ultimamente ad Arianna, la moglie. Ero in Qatar con Vieri e Ambrosini e quando abbiamo saputo la notizia eravamo in un silenzio che mai avevo sentito. Nessuno credeva a ciò che avevamo appena saputo. Ho giocato con lui anche alla Sampdoria. Non potevamo immaginarci una cosa del genere. All’inizio ero triste, lui per me era un fratello maggiore, rimanevamo in allenamento a calciare le punizioni. Guardavo il suo modo di tirarle per poi provare a gareggiare con lui in partita per batterle. Non gli ho mai fatto problemi perché sapevo che su angoli e punizioni poteva svoltarti la partita. Non so se ero forte quanto lui. Ho giocato con Maradona, Messi e Beckham, ma Sinisa era il migliore. Difficilmente trovavi un giocatore che da angolo o punizione potesse segnare al 90%. Se non segnava, faceva assist. Ho un ricordo felice di Mihajlovic, mi manca un fratello maggiore. Il suo sorriso, la sua grinta e la sua positività mi restano dentro. Da quando sono arrivato alla Samp mi ha aiutato. Sapeva il significato di arrivare in Italia dall’estero e mi ha teso la sua mano, è stato sempre disponibile. Da fuori sembrava un duro, ma era un uomo dolce e con degli ideali veramente forti. C’è tristezza, ma lo ricorderò sempre sorridente.”

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