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Cremonese – Lazio senza storia: biancocelesti a valanga. Ma non si poteva fare anche giovedì?

Allo Zini la Lazio si impone senza storia sulla Cremonese. Aumenta l’amarezza per la brutta prestazione di giovedì scorso.

Una vittoria che lascia ancora più l’amaro in bocca. Contro la Cremonese la Lazio si impone 0-4 e il pensiero non può che tornare a tre giorni fa. Agli uomini di Sarri bastava mettere la stesa convinzione di oggi, contro un avversario di identico livello – per qualità e stile di gioco – e risparmiarsi così 72 ore di polemiche e una campagna vaccinale antigerme. Ma tant’è.

Allo Zini le aquile ci mettono sette minuti a rispondere alle critiche. Prima azione e primo gol, sul solito asse Sergej-Ciro. Lo stesso Immobile si ripete 10 minuti dopo dal dischetto. Il VAR richiama Orsato per un braccio largo di Lochoshvili sul tiro del capitano biancoceleste. Dalle immagini, la palla sembra colpire prima il fianco del difensore, per poi sbattere sul gomito. Il direttore di gara fa invece cenno che l’aumento delle dimensioni del corpo è eccessivo e concede il rigore. Per il centravanti azzurro sono 187 gol in A, a -1 dalla top 10.

Al di là dell’episodio discutibile, la superiorità degli uomini di Sarri è comunque netta. Ci vuole poco a Patric e Casale per prendere le misure al pressing alto dei padroni di casa. Il palleggio a centrocampo, con Milinkovic a fare il bello e cattivo tempo, è efficace nel far saltare i raddoppi studiati da Alvini. Felipe Anderson grazia al 35′ i grigiorossi, dopo uno svarione in area da rimessa da fondo. Non fa lo stesso il 21 serbo, che poco prima del duplice fischio dell’arbitro si avventa su una respinta corta di Radu, mettendo la pietra tombale sul match. Unico brivido per gli oltre 2000 tifosi arrivati da Roma al 40′, quando Provedel rinvia sulla faccia di Patric, rischiando un autogol ai limiti del ridicolo.

Nel tunnel, prima di rientrare in campo per la ripresa, Alvini dice ai suoi di non perdere la testa. E infatti dopo 3 minuti Valeri dal fondo serve Sernicola tutto solo nell’area piccola. Provedel è miracoloso in presa bassa.  Però poi, nell’azione successiva, un altro regalo dei lombardi dentro l’area, evidenzia la poca lucidità della retroguardia grigiorossa, che evidentemente non aveva ben recepito il messaggio del tecnico. Solo l’errore di Immobile sotto rete – tanto clamoroso, quanto inusuale – non materializza la figuraccia.

Il bomber di Torre Annunziata al 57′ ha un’altra chance per la tripletta, ma stavolta è Radu ad esaltarsi. Si fa vedere anche la squadra di casa con qualche cross e un paio di conclusioni favorite da due chiusure non perfette di Hysaj prima e Vecino poco dopo. Una percussione di Bianchetti al 75′ crea qualche apprensione e Provedel è costretto ad un’altra gran parata sul colpo di testa proprio del numero 15 avversario. Tre minuti dopo Luis Alberto – subentrato a Vecino – col malleolo lancia Immobile in contropiede. Tocco di prima del 17 per l’accorrente Pedro – entrato al posto di Zaccagni – che mette dentro di piattone, a giro, il quarto gol. Ultimo sussulto all’87’, con il palo che nega la prima gioia con l’aquila sul petto a Romagnoli.

Arriva così il terzo clean sheet stagionale per gli uomini di Sarri, che ancora non si spiega da cosa dipendano i black-out come quello di giovedì. Se può essere di conforto al mister – soprattutto alla luce della prestazione di oggi – non è il solo a non averlo capito.

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Ruggero
Ruggero
1 anno fa

Ogni partita ha una storia a sé, non sono mai uguali, bravi oggi ma non devono dimenticarsi dei danesi e al ritorno gli dobbiamo rifare i 5 gol anche perché hanno fatto gli spiritosi.
Resta il rammarico che con un campionato così ed una società attenta potevi lottare x lo scudetto.
P. S.
Prendiamo Valeri a gennaio prima ci arrivi qualcun altro, lasciate stare le intuizioni di tare.

Val
Val
1 anno fa

Bene aver affrontato la Cremonese dopo quella debacle per rientrare in fiducia, visto che nonostante sia una neopromossa si gioca la gara con ogni avversario anche a rischio di perdere male come oggi.

Continuano ad esserci gravi lacune con Hysaj in campo, ed anche Vecino e Cataldi non hanno fatto una prestazione impeccabile come in altre circostanze pre-Danimarca.
Felipe Anderson ed Immobile anche hanno sbagliato cose semplici ed in altre circostanze quegli errori li si pagano cari.

Last edited 1 anno fa by Val

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