
Roma, le critiche dell’ex Nainggolan a squadra e società
La Roma negli ultimi mesi ha vissuto una vera rivoluzione: cambio proprietà, dirigenza, allenatore e calciatori. I risultati però non stanno rispettando le aspettative, soprattutto dopo l’arrivo di José Mourinho in panchina, tanto da finire al centro di tante polemiche da parte dei tifosi, ma non solo. Oggi a Teleradiostereo, è intervenuto Radja Nainggolan che, come suo solito, non le ha mandate a dire, criticando e salvando solo Pellegrini:
CONFERENCE LEAGUE – “Vedo che i Friedkin stanno provando a fare qualcosa, ma una cosa è provarci e l’altra è riuscirci. Ho visto la gara con il Bodo-Glimt persa 6-1, queste cose prima non succedevano, inutile dire che gli altri non sono all’altezza dei titolari”.
MONCHI – “Leggo sempre le notizie, Roma è la Roma per me. Sono molto orgoglioso, quando ho visto che non c’era posto per me, me ne sono andato. E’ arrivato un direttore (Monchi), che sembrava mi volesse bene, poi però si è rivelato essere finto. Sembrava volesse vendere tutti i calciatori presi da Sabatini. Lasciare Roma è stato un grande rammarico, però è stata la scelta giusta per come sono fatto”.
RICORDI – “Alla Roma le partite difficili erano quelle contro le piccole, ricordo ancora l’eliminazione dalla Coppa Itala con lo Spezia. Il nostro difetto era lasciare punti importanti, alla lunga li paghi. Quando poi sono passato all’Inter la storia è cambiata, vincevamo quasi sempre il derby e nelle partite importanti facevamo risultato. In giallorosso ci è sempre mancato qualcosa, magari se avessimo tenuto Salah un altro anno sarebbe esploso qui e non al Liverpool, e avremmo potuto fare qualcosa di più”.
PELLEGRINI – “Conosco molto bene Lorenzo, anche se era giovane quando era con noi, si vedeva che avesse grandi qualità. E’ romano ed è giusto che sia il capitano. Dzeko? Non mi riguarda, anche se ho seguito con tanta attenzione. Lorenzo è l’unico che può rappresentare la Roma”.
