La commissione medico scientifica della FIGC nella seconda riunione in videoconferenza ha stabilito il ritiro chiuso e una ripartenza a tre velocità
La seconda riunione tenutasi quest’oggi in videoconferenza della commissione medico scientifica della FIGC ha tracciato le prime raccomandazioni per permettere la ripresa delle attività.
Innanzitutto il protocollo ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità prevede una serie di raccomandazioni al fine di individuare e conservare un ‘gruppo squadra’ formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.
La commissione medico scientifica dunque, prevede almeno in una prima fase il ritiro chiuso, propedeutico alla piena ripresa con la sorveglianza del medico sociale e/o di squadra. Il ritiro sarà preceduto da uno screening per tutto il gruppo squadra. Screening che prevederà test molecolare rapido e test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Inoltre, la FIGC per permettere una migliore organizzazione logistica prevedere una ripresa a tre velocità: massima priorità alla Serie A, e a seguire Serie B e C.
Infine, il luogo del ritiro dovrà essere opportunamente sanificato e il protocollo si incentrerà nella gestione del ritiro con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull’organizzazione per l’impiego delle diverse strutture.