Un’intervista esclusiva del quotidiano Il Mattino svela i segreti del bomber Immobile, dagli inizi ad oggi simbolo biancoceleste
Marco Sommella è il procuratore di Ciro Immobile ormai da dieci anni.
Un rapporto professionale il loro nato nel 2010 dopo che Immobile vinse il torneo di Viareggio. Fu Sommella a portarlo al Siena nella sua prima esperienza lontana dalla Juventus.
Da lì e soprattutto dall’esperienza al Pescara, Immobile non si fermò più. Nonostante questo però anche per il bomber di Torre Annunziata arrivarono tempi più duri: a 24 anni l’approdo al Borussia Dortmund.
“Quando ne aveva 24, dopo l’ottima stagione col Torino, era andato in Germania. Sarebbe stato il più difficile anno per il club, inevitabile che Ciro ne risentisse. Se avesse avuto in quell’anno lo stesso rendimento di Roma, sarebbe potuto arrivare al Real Madrid o al Manchester United.”
Ma il segreto dell’attaccante biancoceleste, secondo il procuratore, risiede nell’umiltà del giocatore stessa e nella sua voglia di mettersi in discussione sempre. Così Immobile è diventato un simbolo della squadra capitolina.
“è orgoglioso di essere il simbolo della Lazio e vuole lanciare in questa stagione sfide importanti, a cominciare dagli Europei”