Incontro a Roma, questa mattina tra arbitri e capitani della squadre di Serie A. Il capitano biancoceleste, Lulic, è arrivato in questi minuti all’incontro
Senad Lulic, in questi minuti è arrivato al Grand Hotel Principi, per partecipare all’incontro tra arbitri e capitani
Nelle ultime giornate di campionato alcune decisioni arbitrali, non sono piaciute ad alcune società. L’utilizzo del Var, in determinati episodi lascia qualche perplessità.
L’incontro che andrà in scena nella tarda mattinata, servirà per chiarire alcuni aspetti, spiegare ai giocatori alcune versioni arbitrali. Incontri che nel passato sono serviti a chiarire alcune situazioni di gioco. Presente anche il tecnico della Lazio, Simone Inzaghi, e quello giallorosso Fonseca.
Rizzoli prende in esame Lazio-Lecce e il rigore di Lapadula: “Il Var capisce subito che Lapadula è dentro e alla fine comunica che è entrato prima all’arbitro. C’è un errore di base arbitrale e non siamo qui per nasconderci. Noi chiediamo ai direttori di gara di mettersi a più di un metro dalla linea dell’area perché così si ha la percezione giusta di chi entra in area prima. Possiamo fare di più, su questo non c’è dubbio”.
Anche il presidente del Lecce, Sticchi Damiani, torna a parlare dell’episodio: ““Il regolamento prevede che in caso di invasione dei giocatori delle due squadre il rigore va ripetuto, senza vedere cosa succede dopo. Poi il regolamento vede anche l’ipotesi in cui nell’area entra o un attaccante o un difendente. Il protocollo VAR che dovrebbe vedere chi si avvantaggia dell’azione si riferisce solo all’invasione dell’uno o dell’altro. Dobbiamo capirci. L’idea che invadano entrambi e il Var punisca solo uno è una cosa che non regge”.
Il diesse della Fiorentina, Pradè, sposa la tesi del presidente del Lecce: “La regola 14 sarà sempre interpretativa, ci sono situazioni in cui il buon senso dell’arbitro prevale. Sono d’accordo con il Presidente del Lecce”.
Rizzoli risponde: “No, l’ifab ci ha imposto di usare il Var e i due casi possibili sono o punire chi prende la palla o punire tutti. Altrimenti sarebbero da ripetere tutti”.