Un’intervista all’ex attaccante di Lazio e Germania, Miroslav Klose, della Gazzetta dello Sport: scopriamo cosa pensa dei biancocelesti
L’intervista della Gazzetta dello Sport a un grande, grandissimo ex come Miroslav Klose.
L’ex biancocelesti intervistato su diversi temi legati alla Serie A, è intervenuto anche per parlare della Lazio. Dalla sorpresa Strakosha al lavoro svolto da Simone Inzaghi, passando per il suo erede Ciro Immobile.
Dal portiere albanese, l’ex bomber della nazionale tedesca si è detto sorpreso.
“Quando c’ero io era il terzo portiere e avrei puntato i miei risparmi che non sarebbe diventato titolare. La sua crescita dimostra semplicemente che bisogna dare spazio ai giovani e dar loro tempo di crescere”.
Convinto invece che il suo ex allenatore Pioli possa fare bene con i rossoneri, Klose risponde anche alle domande in merito a Simone Inzaghi. L’allenatore piacentino, secondo il tedesco, è riuscito a trovare sicurezza di sé e ha perso quella timidezza dell’inizio della sua avventura biancoceleste con la quale si rapportava ai giocatori.
“Sta facendo un lavoro eccezionale.
Ora è molto più sicuro di sé. Sta facendo bene, sono contento per lui e per la Lazio.”
Secondo Klose, Ciro Immobile è un erede dalle caratteristiche simile alle sue. La voglia di lavorare per la squadra, di creare palle gol e di correre molto per il bene del gruppo gli ricordano il suo modo di giocare.
Infine in linea con quanto dichiarato dal presidente Lotito, anche secondo l’ex attaccante il mancato raggiungimento del traguardo Champions è da imputare a un atteggiamento psicologico sbagliato.
“C’è un problema di testa, perché bisogna capire che anche gare con avversari meno blasonati i punti a disposizione sono sempre 3. A volte c’è anche un problema di rosa che non è sempre lunga.
Anche quest’anno vista la qualità del campionato, sarà difficile per la Lazio arrivare quarta”.
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