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Impressioni Accardo: “Non ci resta che… le Coppe”

Era iniziata nel migliore dei modi, anche grazie a una domenica primaverile, che era sembrata riverberare i riflessi della notte magica di Champions League. Uno stadio finalmente gaio e festoso, colorato e pulsante di vero amore. Impreziosito per giunta da uno striscione che recitava NO WAR – PLAY FOOTBALL, esortando alla pace un mondo sempre più percorso da sinistri venti di guerra da sud a oriente.
Era iniziata con una Lazio finalmente baldanzosa, come fosse ancora galvanizzata dall’impresa di Coppa. Un gioco scintillante come quasi mai si era visto quest’anno, un gioco sarriano si direbbe, se tale categoria non fosse ormai forse un po’ usurata. Il Bologna che quest’anno è tornato spesso “a tremare il mondo far”, era in palese difficoltà, assediato da un pressing ben portato e dalle iniziative delle due ali oggi davvero guizzanti. Accadeva così che quasi naturalmente Isaksen gonfiasse la rete dopo una buona trama di gioco offensivo e scheggiasse il palo grazie a un miracolo di Skorupski al termine di un’azione altrettanto ben congegnata.
Poi, però, la solita Lazio delle amnesie individuali e delle mollezze collettive si è consegnata mani e piedi a un avversario che nella ripresa ha preso a macinare calcio come sa fare, agevolato dal solito harakiri della nostra difesa.
Ora la classifica fa davvero tristezza, in un campionato piuttosto competitivo in cui sembrerebbe complicato persino qualificarsi per la Conference League, se Atalanta, Bologna e Fiorentina seguiteranno a marciare a questi ritmi.
Restano le Coppe, però, incrociando le dita: in Coppa Italia il trionfo è lontano solo tre partite. In Champions la sfida di Monaco ci dirà dove potremo arrivare.
Se giocheremo come nel primo tempo (magari con arbitro diverso dal modesto Maresca) quasi tutto è possibile. Se giochiamo come nel secondo, beh in quel caso non ci resterebbe che piangere.

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Ruggero
Ruggero
2 mesi fa

Il tumore irreversibile della Lazio è Claudio Lotito,fino a che fate i ruffiani,lo difendete,parlate d’altro,discutete sugli episodi,fate il suo gioco,una volta la Lazio era il bene supremo,vi vendete x un piatto di minestra

Aquila 68
Aquila 68
2 mesi fa

Ancora co sto arbitro. Basta co sti piagnistei da riommici. Loro sono il Bayern eppure abbiamo avuto rigore ed espulsione a favore e chiuso con zero ammoniti. Oggi abbiamo giocato con la stessa voglia? Ma se il gol glielo abbiamo regalato noi che questi erano alla nostra mercé. Basta alibi. Basta piagnistei

ANTONIO
ANTONIO
2 mesi fa

Per andare in Europa dovremmo vincere la Coppa Italia. Solo che anche la Juve (ad esempio) la vuole vincere. E magari anche qualcun altro. Campionato buttato. Molti colpevoli, giocatori, allenatore etc. Ma il più colpevole è colui che si fa gloria dei successi altrui e si nasconde quando ci deve mettere del suo. “Questa squadra è difficilmente migliorabile”. Salvo che, ad esempio, manca di terzini, ha riciclato all’infinito Pedro che doveva smettere due anni fa e per ultimo ha preso un ferro da stiro spacciato per fenomeno. Uno che non segna nemmeno con le mani.

Roberto
Roberto
2 mesi fa

Ma che devi commentà? Campionato finito a metà febbraio. Grazie Lotito, m d’uomo

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