Danilo Cataldi, centrocampista della Lazio, e sua moglie Elisa hanno risposto a degli articoli scritti alcuni giorni fa su di loro. La vicenda è la seguente. Nel periodo in cui Cataldi è stato in prestito al Genoa, da gennaio a giugno 2017, ci fu una contestazione da parte di 15 ultrà del Genoa dopo la partita contro l’Inter, persa dalla squadra rossoblù che era in crisi di risultati. In quel momento, gli stessi 15 ultrà impedirono a Cataldi e a sua moglie di farsi fotografare da una famiglia di tifosi del Genoa. Per riuscirci, uno di loro avrebbero rifilato un calcio ad Elisa Cataldi. Oggi sono sotto tutti e 15 processo per associazione per delinquere, estorsione, violenza privata e altro ancora. Danilo Cataldi è stato recentemente ascoltato come testimone per spiegare cosa è accaduto, in particolare riguardo a sua moglie Elisa. Le ricostruzioni dei media avrebbero visto il giocatore minimizzare l’episodio in aula. Entrambi però hanno smentito questa ipotesi e hanno parlato sui social di ricostruzione parziale e forzata di quanto veramente accaduto.

Ecco lo sfogo di Elisa Cataldi tramite una story su Instagram: “Ha diverse sfaccettature ed espressioni la violenza contro le donne. Una di queste è la strumentalizzazione che viene fatta della donna per scopi che sono ben lontani da quelli nobili, sentiti e veri di chi ha a cuore la vita e i diritti delle donne. Strumentalizzare una donna, sfruttarla in maniera strategica per fare del sensazionalismo, usarla per fare notizia ad ogni costo con ricostruzioni parziali ed inesatte vuol dire esporla a livello mediatico e costringerla a subire qualcosa di ingiusto. Anche questa è violenza”.

Ecco la risposta di Danilo Cataldi sempre tramite una story su Instagram: “Gli articoli e le notizie pubblicate sul mio conto riportano ricostruzioni parziali, strumentali e sensazionalistiche, oltre che lesive della mia persona, relativamente ad una vicenda, accaduta nel 2017 dopo una partita di calcio e che oggi mi vede come testimone di un processo penale. Per chiarezza: non ho minimizzato l’episodio in cui è stata coinvolta mia moglie, la persona che amo e stimo di più al mondo. Far passare un messaggio diverso è quanto di più offensivo e diffamatorio nei miei confronti, soprattutto in una vicenda del genere. Credo fermamente nella giustizia e anche per questo mi riservo di agire in ogni sede per tutelare la nostra famiglia”.