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Penna in Trasferta, Amato (CalcioLecce.it): “C’è entusiasmo e occhio ad Almqvist, ma guai a sottovalutare la Lazio”

Penna in Trasferta, abbiamo contattato Alessio Amato di CalcioLecce.it per sapere come si è preparata la squadra pugliese all’inizio di campionato e alla prossima stagione

Sta per prendere il via la Serie A 2023/24 e allo Stadio Via del Mare, alla loro prima di campionato, si sfideranno il Lecce di D’Aversa e la Lazio di Sarri. Per sapere come i giallorossi pugliesi si sono preparati per la prima gara di campionato e, in generale, per tutta la prossima stagione, c’è la Penna in Trasferta di Alessio Amato, di CalcioLecce.it.

Quale tipo di atmosfera ha vissuto il Lecce quest’estate dopo la stagione memorabile appena passata? 

“Certamente si è continuato sull’onda entusiasmo, della soddisfazione e dell’orgoglio per il risultato ottenuto. Che non è “solo” una salvezza, ma una controfirma sulla bontà di un progetto che vede protagonista un intero territorio, visto che le risorse del club sono quasi interamente made in Salento, e che è tra i pochissimi sostenibili che si vedono non solo in Italia, ma nell’intero calcio europeo”.

Uno degli artefici della salvezza del Lecce è stato mister Marco Baroni, che ora ha lasciato la panchina giallorossa per accasarci al Verona. Che tipo di impatto c’è stato con il nuovo allenatore, Roberto D’Aversa?

“C’è da subito stata la consapevolezza di avere anche qui una soluzione che va in coerenza con il tipo di calcio voluto dal Lecce e da Corvino. Anche stavolta il direttore tecnico ha puntato su un tecnico che non è un “nome” ma un profilo che ha saputo ottenere risultati sorprendenti, lavorando bene con i giovani, e che dopo qualche risultato sotto standard ha voglia di rilancio”.

Ci sono stati anche diversi cambiamenti nella rosa delle Lecce, con le partenze di Umtiti, Hjulmand, Colombo e Ceesay e con gli arrivi di Kaba, Ramadani e (forse) Mendy. Come sono state percepite queste novità dalla squadra e dall’ambiente?

“Tutto secondo l’ordine delle cose per un club che ha bisogno di trovare sempre nuove prospettive e che di certo non può pensare di trattenere a prescindere i profili top. L’addio di Umtiti, un lusso per il Lecce come per la stragrande maggioranza delle squadre di A, era già stato metabolizzato ancor prima che si materializzasse vista la caratura del profilo. Quello del capitano è stato certamente più emotivamente provante, ma di certo non meno sorprendente nonché prezioso per la cifra record di circa 20 milioni portata nelle casse del club. E sui nuovi c’è grande fiducia, anche se come tutti gli altri (Umtiti escluso) sono sconosciuti o quasi nel grande calcio. Ma, visti i 30 milioni di plusvalenze realizzati per calciatori costati meno di 2, è impossibile non credere nelle potenzialità di questi elementi”.

Alla prima della Serie A 2023/24 il Lecce affronterà in casa la Lazio, dove l’anno scorso la squadra pugliese conquistò 3 punti in rimonta e per poco non espugnò anche l’Olimpico alla stessa maniera. Adesso con quale spirito ci si sta avvicinando all’imminente sfida coi biancocelesti?

“I numeri si guardano ma sempre con uno stesso distacco, perché anche stavolta c’è chiaramente una squadra favorita a conquistare il successo, e questa è la più quotata Lazio. La speranza in casa giallorossa è quella di riuscire ad avere lo stesso score con le grandi avuto un anno fa, quando si ottennero punti contro Napoli, Lazio, Milan, Roma e Atalanta Ripetere un andamento del genere è però molto difficile, così come pensare di battere la Lazio solo per il trend positivo degli ultimi anni con i biancocelesti. L’unica cosa certa è che lo spirito sarà quello di una squadra vogliosa di dare il 120% per fare un’altra impresa. Se così non fosse, la sconfitta sarebbe pressoché annunciata”.

Secondo te, c’è un calciatore leccese a cui la Lazio deve prestare molta attenzione per domenica sera?

“Partendo sempre dai dati raccolti lo scorso anno, è chiaro che una squadra come il Lecce ha fatto sempre del collettivo la sua forza ben più che della qualità o imprevedibilità del singolo. Vedendo il precampionato farei in ogni caso il nome di Almqvist, il più in palla”.

Quale è la tua opinione sulla Lazio al terzo anno di Sarri e dopo il mercato estivo fatto finora?

“La mia opinione è quella che l’esperienza ci ha portato, ovvero quello di guardarsi bene dall’indicare la Lazio come sesta forza del campionato basandosi solo sulla carta. Il campo l’ha mostrata invece come una squadra talmente compatta e dalle idee chiare da sopperire al gap di “nomi” che ha con club dal monte ingaggi superiore. Per questo, anche se non so in che posizione concluderà la stagione alla luce della concomitante Champions, la considero una delle principali indiziate per un piazzamento Champions”.

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